Primo episodio della trilogia dedicata ai
Grandi Tre incentrato tutto su
Kevin Pearson,
il numero uno, così come anticipa anche il titolo. Capitolo che racconta la storia amara di un uomo che progressivamente si sta avvicinando al punto di non ritorno, perso in fondo a un tunnel senza apparente via d'uscita dove nessuno sembra poter ascoltare il suo grido disperato d'aiuto. Gli antidolorifici, l'alcool e una lunga barba che tutti pensano abbia fatto crescere per un film, sono gli elementi che più lo contraddistinguono in questa fase calante. Nel
passato vediamo Kevin in difficoltà a relazionarsi con suo padre e i motivi di questo distacco sono molteplici. Il protagonista durante l'adolescenza è ribelle, follemente innamorato di Sophie e al tempo stesso il ragazzo più popolare del liceo. Costantemente idolatrato e apprezzato dai suoi insegnati e genitori, specialmente per la sua carriera sportiva, Kevin è una star alle prime armi in balia delle decisioni altrui. Tutti sembrano sapere quale sia la strada che il ragazzo dovrà percorrere per avere un futuro roseo e pieno di successi e
This Is Us, in mezzo a quelle grida di gioia e incitamento nei confronti di questo
numero uno, racconta di quella tristezza che costantemente alberga nelle persone più sensibili e lo fa con una delicatezza talmente tangibile da emozionare lo spettatore fino a lasciarlo senza fiato. I flashback raccontano diversi momenti della vita di Kevin, a partire dal giorno in cui
fece i suoi primi passi fino ad arrivare al fatidico momento che fu decisivo per l'interruzione della sua carriera nel football. Ma ciò che
il passato ha più esigenza di raccontare è quello speciale e intensissimo rapporto che il ragazzo aveva con suo padre. Quel senso di protezione e di tifo che
Jack riservava nei confronti del figlio è forse la cosa che più manca al Kevin adulto, un uomo perso nelle sue paure.
Nel presente Kevin è infatti da solo, costantemente alla ricerca di se stesso e nel momento in cui fa un bilancio della sua vita non può far altro che constatare quante volte si sia auto-sabotato. A partire dalla sua relazione con Sophie fino ad arrivare alla sua altalenante carriera da attore, che più volte lo ha portato a fermarsi e a domandarsi chi fosse realmente. In tutto questo c'è il fattore del ginocchio, un problema che inevitabilmente continua a ripresentarsi bloccandogli la strada per andare avanti. Kevin nel presente è stato invitato a Pittsburgh, nel suo vecchio liceo per ritirare un premio. Durante la cerimonia degli ex-alunni ritroverà le persone di un tempo, quelle che negli anni era riuscito a dimenticare e quelle persone che ora lo idolatrano senza sapere chi sia veramente. Ritorna di fronte alla sua vecchia dimora, nel campo da gioco dove si ruppe il ginocchio fino ad arrivare a casa di una certa Charlotte, un'ex studentessa che in passato aveva una cotta per lui e che in questo episodio si riscatta finendoci a letto. Lei stessa definisce la cosa come una sorta di rivincita per i nerd. Tutti acclamano Kevin e lo giustificano principalmente perché nessuno tende ad ascoltarlo veramente. La dipendenza dagli antidolorifici lo porta a ricercare le strade più sbagliate, a deludere le persone e in mezzo a tanta confusione finisce anche per perdere la collana che suo padre gli regalò in passato. Quel ciondolo, simbolo buddista della determinazione, che tante volte Kevin ha stretto, proprio quando ogni cosa di fronte a lui sembrava stesse andando a rotoli. Il ragazzo cerca di recuperarla e ritorna a casa di Charlotte, che aveva lasciato di nascosto per andare a recuperare degli antidolorifici in farmacia. Ed è proprio senza la sua collana al collo e senza nessuno ad aiutarlo che Kevin capisce in realtà di non essere solo. L'episodio infatti si conclude con lui che arriva a casa di Randall pronto a raccontargli ogni cosa e finalmente disposto a farsi aiutare, ma il fratello inconsapevole della verità lo accoglie annunciandogli di immaginare il motivo del suo arrivo: Kate ha perso suo figlio.
Sarà questa tragica notizia a risollevare Kevin? Il fatto che lui e sua sorella si siano sempre aiutati nel corso degli anni ci fa presupporre che da questo momento in poi Kevin cambierà, una cosa necessaria per poter essere d'aiuto a lei. Ed è solo attraverso questo evento che forse l'uomo solare e logorroico di un tempo potrà ritornare. L'episodio scorre con freddezza, lo spettatore è completamene catapultato nello stato d'animo di Kevin, è frastornato e in balia dell'impulsività di un personaggio che da un momento all'altro può finire per mettersi seriamente nei guai. L'alcool, il foglio delle ricette rubato a Charlotte (che all'inizio dell'episodio scopriamo essere un chirurgo plastico), la polizia in farmacia, il discorso sul palco e infine quell'azione irrispettosa: andarsene di nascosto dalla casa di una donna appena dopo esserci andato a letto. Un susseguirsi di eventi catastrofici che arrivano a logorare sia lui che lo spettatore, il quale si libera dalle catene solo nel momento in cui Kevin urla fuori dalla casa di Charlotte: "Sto soffrendo da morire. Ho solo bisogno d'aiuto". È lì che la freddezza dell'episodio si trasforma in qualcosa di rassicurante. Dopo quelle urla disperate ci si rende conto che le cose non potranno che andare meglio. Ma poi giunge quel colpo di scena che non riguarda Kevin bensì la sua amata sorella Kate, protagonista del prossimo episodio. Un colpo di scena che ribalta le carte in tavola e che con drammaticità sposta l'attenzione da lui a lei.
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