Theseus, persi nel labirinto della realtà virtuale - Recensione
Forge Replay rilegge il mito di Arianna e Teseo in salsa VR: la recensione di Theseus
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Nel titolo sviluppato dagli italianissimi Forge Reply, non c’è nulla di tutto questo, se non un dedalo, oscuro e fatiscente, un gigantesco nemico da abbattere, il terrificante Asterion, un guerriero pronto a tutto, il nostro ammaccato, ma prestante Teseo per l’appunto.
[caption id="attachment_176731" align="aligncenter" width="600"] L’avventura si apre con un prologo enigmatico ed inquietante. Solo nel finale verrà svelato il mistero che lega tra loro i protagonisti del gioco.[/caption]
Il labirinto, tana di Asterion, è un ginepraio di strade, sentieri, cunicoli ormai in rovina. Creature simili a ragni infestano i recessi più oscuri, rami neri come la pece ostruiscono i passaggi, muri crollati e strade interrotte testimoniano la furia, la potenza devastatrice del signore del dedalo, oltre che degli elementi. Il cielo, di un colore tendente al rosso, spesso e volentieri, è squarciato da lampi.
" La sceneggiatura, soprattutto pensando al colpo di scena che caratterizza il finale, è sicuramente l’aspetto più lodevole della produzione"Alla sfortunata ragazza, tra l’altro, si lega a doppio filo l’intreccio narrativo che si sviluppa tramite didascalie che compaiono tra una schermata e l’altra, pur senza interrompere l’azione. La maledizione che ha colpito i due protagonisti dell’avventura, ciò che ha reso Asterion tanto aggressivo, viene spiegato e raccontato, poco alla volta, con un ottimo ritmo. La sceneggiatura, soprattutto pensando al colpo di scena che caratterizza il finale, è sicuramente l’aspetto più lodevole della produzione, nonostante il copione si componga di pochissime battute e di brevissime e sparute scene non interattive.
Purtroppo al riuscitissimo comparto artistico, non fa da contraltare un gameplay altrettanto brillante. Soprassedendo su qualche piccola magagna tecnica e su una definizione d’immagine non proprio all’altezza, soprattutto sul modello base di PlayStation 4, sbavature assolutamente superficiali beninteso, a deludere è una struttura ludica povera, sfilacciata, sensibilmente superata.
L’esplorazione è praticamente nulla; i combattimenti si risolvono in baruffe tutte identiche tra loro e per nulla coinvolgenti o impegnative; non ci sono enigmi degni di questo nome; le fasi di scalata mettono in risalto set di animazioni legnosi oltre ogni immaginario, oltre a tradire i limiti di un sistema di controllo tutt’altro che reattivo.
[caption id="attachment_176732" align="aligncenter" width="600"] Spada e torcia. Non serve altro a Teseo per combattere le creature simili a ragni che di tanto in tanto si faranno avanti.[/caption]
Da giocare, insomma, Theseus è deludente, frustrante, avaro di emozioni. Si prosegue nell’unico sentiero disponibile, affrontando un ostacolo dopo l’altro, con il solo desiderio di scoprire cosa si nasconda all’interno del labirinto, di vedere come Teseo possa abbattere una bestia gigante come Asterion.
In definitiva, l’ultima fatica di Forge Reply è un bellissimo film interattivo da esplorare e da godersi grazie ad una direzione artistica riuscitissima e ad una trama equilibrata. Purtroppo come videogioco vale poco, tanto più che l’avventura dura poco più di un paio d’ore. Se siete dunque a caccia di un’esperienza suggestiva e affascinante, Theseus potrebbe fare al caso vostro. Tuttavia, tenetelo a mente, non ci troviamo affatto di fronte ad una produzione imperdibile, una killer application per la realtà virtuale convincente e soddisfacente sotto ogni aspetto.