The World Next Door, un'adolescente a spasso per un mondo parallelo - Recensione
Una diciassettenne ribelle rimane prigioniera in un mondo parallelo: la recensione di The World Next Door
Protagonista di un canovaccio abbastanza comune ma comunque interessante è Jun, tipica adolescente ribelle, che si ritrova all’improvviso a Emrys, il mondo opposto a quello degli umani. Una volta le due dimensioni erano in conflitto tra loro, ora sono in armonia, connesse da portali. Nel corso di una particolare manifestazione vengono selezionati dei viaggiatori, i fortunati possono attraversarli e andare a Emrys, ma solo per un giorno. Chiaramente la ragazza è uno di questi, ma dopo l'incontro con una serie di demoni, spiriti e altri personaggi abbastanza eccentrici, tarda il suo ritorno nel mondo umano, e come una Cenerentola d’altri pianeti assiste alla fine della magia: il portale per tornare a casa si è chiuso ed è rimasta bloccata in una dimensione nella quale nessun umano può sopravvivere. Che fare dunque?
Aiutati dagli sms e dalle chat con diversi personaggi aggiunti di volta in volta in rubrica, assistiamo allo sviluppo della vicenda di Jun in questo bizzarro mondo metropolitano, all'interno un'opera con toni da teen drama e un aspetto da graphic novel. Dialogando con i nostri compagni di avventura potremo scegliere tra diverse opzioni di risposta, influenzando il nostro rapporto con loro ma non a livelli tali da variare in maniera sensibile lo svolgimento delle vicende. La progressione è scandita in maniera molto semplice dall'alternanza tra lunghi dialoghi e combattimenti contro i nemici, le cui dinamiche sono prese di peso dai puzzle game più classici. Unendo rune uguali fra loro in un tris o più si scatenano attacchi magici di ogni tipo.
Il rischio di ripetitività delle dinamiche di gioco è abbastanza elevato, così come si rischia di cadere nella noia assistendo a dialoghi davvero iperbolici e quasi per nulla doppiati, di solito giusto in qualche esclamazione. La produzione non è però così barbosa: i toni sono freschi e molto semplici, la sensazione è quella di star leggendo il diario segreto di un’adolescente, che ne riempie le pagine di colori e foto. A rafforzare ulteriormente questa impressione c'è la presenza costante dello smartphone nell'esperienza di gioco, sia per quanto riguarda la frequenza delle chat, sia per lo stile del menù, a forma di telefono (con tanto di crepe sullo schermo, come spesso accade ai dispositivi dei ragazzini distratti) che per il design delle icone.
[caption id="attachment_194643" align="aligncenter" width="1920"] Le opzioni di risposta sono spesso accompagnate da emoticons[/caption]
Il mondo surreale nel quale è ambientato il gioco e i personaggi che lo abitano sono tratteggiati da uno stile delicato, fumettoso, coloratissimo, che è impossibile non apprezzare per cura e livello di dettaglio, e pazienza se le animazioni non siano di uguale fattura e diano a volte l'impressione che i personaggi stiano quasi scivolando sullo schermo e non camminando. Molto del fascino di The World Next Door risiede proprio in questa estetica particolare, che invoglia a scoprire nei panni di Jun ogni angolo del mondo parallelo di Emrys, perdendosi tra i suoi strambi scenari, quasi scordandoci del fatto che stia rischiando la sua stessa esistenza.