The Witcher 3: Wild Hunt su Nintendo Switch è semplicemente un miracolo | Recensione
The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition è un porting che, tecnicamente, non dovrebbe esistere, ma che invece è lì, nei vostri store digitali e fisici, pronto per essere acquistato
The Witcher 3: Wild Hunt su Nintendo Switch è semplicemente un miracolo | Recensione
Se doveste chiedere a qualche vostro amico appassionato di videogiochi un titolo divertente da giocare, bello da vedere, con una trama avvincente e una longevità appagante, caratterizzato da una colonna sonora memorabile e capace di entrarti nell'anima per un tempo indefinito, The Witcher 3: Wild Hunt sarà sicuramente uno dei primi nomi che sentirete rispondervi.
Ebbene, ci sono stati dei compromessi, ma ne è valsa la pena.
In questa recensione non entreremo nel dettaglio della narrativa della più recente avventura di Geralt di Rivia, già abbondantemente discussa all'uscita. Possiamo però dirvi che, a inizio gioco, sarete catapultati all'interno di una storia già avviata, ma in modo per nulla spaesante. Nonostante l'avventura inizi in medias res, infatti, CD Projekt Red è riuscita nell'intento di accompagnare anche i nuovi giocatori all'interno di un mondo di gioco con una lore solida e dei trascorsi narrativi in modo del tutto naturale, inserendo addirittura la possibilità di selezionare un'opzione che attiverà dei dialoghi aggiuntivi utili a fare luce sugli avvenimenti di The Witcher e di The Witcher 2.
A inizio gioco troviamo Geralt alla ricerca di Yennefer, maga con la quale ha ben più di qualche trascorso amoroso. Ricerca che lo porterà a incrociare la strada di una miriade di nuovi (e vecchi) personaggi, in un intreccio di storie che coinvolgerà la sua apprendista Ciri e un gruppo di spettri chiamato La Caccia Selvaggia, che dà anche il titolo a questo terzo capitolo. Nel corso delle 30-40 ore necessarie per portare a termine la campagna principale, saranno presenti numerosi momenti avvincenti e capaci di coinvolgere anche il videogiocatore più esigente. È evidente come ogni singolo dialogo di The Witcher 3: Wild Hunt è sia stato ponderato, rifinito più volte e, solo allora, trascritto per eguagliare (se non superare) l'opera letteraria dalla quale è tratto il titolo. Nonostante Geralt sia senza dubbio il personaggio di punta della produzione, capace di passare dal serioso al sarcastico nel giro di poche frasi, tutti i personaggi che incontrerete nel corso dell'avventura sapranno rimanervi nel cuore grazie a una caratterizzazione psicologica sempre funzionale e sempre accattivante.
Paradossale, inoltre, come la cura nella scrittura di gran parte delle quest secondarie sappia eguagliare quella della trama principale, presentando comprimari (o anche semplici comparse) davvero complessi e mai banali. Nonostante avessimo spolpato l'avventura di Geralt a suo tempo, siamo rimasti ancora una volta senza parole di fronte ad alcune missioni, raccontate con rara abilità e, in più di qualche momento, sensibilità.
Se questo non vi avesse ancora convinti a mollare qualsiasi cosa stiate facendo per recuperare il titolo CD Projekt Red, sappiate che nella Complete Edition per Nintendo Switch sono stati inseriti anche i due DLC a pagamento Hearts of Stone e Blood and Wine. Tralasciando il fatto che si tratti di almeno altre 40 ore di gioco, Hearts of Stone spicca per la scrittura dei personaggi e per una trama ricca di momenti memorabili, mentre il secondo contenuto aggiuntivo è tranquillamente paragonabile a un titolo a sé stante. Nuove zone, nuove storie, nuovi mostri, nuove meccaniche di gioco e la straordinaria capacità di non annoiare per neanche un secondo sono caratteristiche che non definiscono solo il titolo principale, ma anche i suoi due DLC, considerati all'unanimità tra i migliori esponente del genere degli ultimi anni.
Essendo questa recensione basata sulla "nuova" versione per la console ibrida Nintendo, preferiamo specificare che non sono stati inseriti frammenti di trama aggiuntivi rispetto al passato. Se siete quindi alla ricerca di nuove avventure, potreste rimanere delusi, ma il brivido di poter vagare per il mondo di gioco di The Witcher in modalità portatile è qualcosa che difficilmente può essere descritto a parole. Un plauso anche alla gestione dei sottotitoli, che in prodotti di questo tipo rischiano di risultare troppo piccoli, ma che in questo caso appaiono estremamente leggibili sia con la console in versione TV, che in modalità portatile.
Anche per quanto riguarda il lato ludico, The Witcher 3: Wild Hunt – Complete Edition non aggiunge nulla rispetto al passato, ma fidatevi quando vi diciamo che ciò non ha nessunissima importanza.
La mole di attività presente nel titolo CD Projekt Red potrebbe portarvi via tranquillamente più di 200 ore di gioco, alternando trama principale, missioni secondarie, ricerche del tesoro, cacce, partite di Gwent, DLC e chi più ne ha, più ne metta. Nonostante la quantità sconfinata di cose da fare, The Witcher 3 riesce a non annoiare mai, spingendovi a continuare a esplorare il mondo dello Strigo anche dopo lunghe sessioni di gioco.
Certo, i combattimenti presentano ancora qualche incertezza e sicuramente non risultano la cosa meglio riuscita della produzione, ma questa Complete Edition porta con sé anche tutte quelle modifiche all'HUD e alle meccaniche che, arrivate solo in seguito sulle altre console, rendono il titolo la miglior versione possibile di sé stesso. Ottimo anche il feedback dei Joy-Con che, siano essi collegati a Nintendo Switch o meno, risultano comunque comodi e funzionali al gameplay. Nel caso foste intenzionati a giocare gran parte dell'avventura collegati al vostro televisore, consigliamo però l'acquisto di un Pro Controller, in modo da godere l'esperienza al meglio delle sue possibilità.
Se siete appassionati di giochi ruolo con una forte componente action, The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition non rappresenta solo una delle migliori produzioni per Nintendo Switch, ma per l'industria videoludica attuale tutta.
Veniamo ora a quello che è il punto più importante di questa recensione: il porting.
I ragazzi di Saber Interactive hanno lavorato per più di un anno a questa versione delle avventure dello Strigo, consci di dover far fronte a una serie di limitazioni tecniche per far funzionare il tutto sulla console ibrida Nintendo. Ebbene, possiamo felicemente affermare di trovarci di fronte a un mezzo miracolo. Le limitazioni tecniche sono evidenti e sfociano in un drastico calo di texture e in un orizzonte caratterizzato da un motion blur per nulla esaltante, ma si tratta di "piccoli" dettagli che non danneggiano minimamente lo spirito del gioco.
Se avete intenzione di giocare a The Witcher 3: Wild Hunt sul vostro televisore Full HD o 4K, invece, sappiate che la versione Nintendo Switch è probabilmente la peggiore presente sul mercato. I suoi 720p e i compromessi tecnici rendono il tutto un affronto alla bellezza che è possibile trovare su PC o sulle versioni PlayStation 4 e Xbox One, presentando pure qualche immotivato calo di frame in più.
Discorso ben diverso, invece, per la versione portatile del gioco che, nonostante i 540p, sfrutta lo schermo della console Nintendo alla perfezione, facendo percepire pochissimo le rinunce tecniche e garantendo ai giocatori un'esperienza a dir poco meravigliosa. Affrontare le avventure di Geralt sdraiati sul proprio letto, all'aperto, in treno o dovunque voi vogliate è non solo estremamente appagante, ma una vera e propria esperienza che potremmo consigliare anche a coloro che si sono già scontrati con la Caccia Selvaggia nel 2015.
Del tutto immutato, ovviamente, il comparto artistico e sonoro, che ancora una volta saprà regalarvi grandi emozioni e insinuarsi nei vostri cuori, che sia la prima volta o la decima che affrontiate il titolo CD Projekt Red.
The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition è un porting che, tecnicamente, non dovrebbe esistere, ma che invece è lì, nei vostri store digitali e fisici, pronto per essere acquistato. Se cercate l'esperienza visivamente più d'impatto sicuramente non è la versione che fa per voi, ma se non avete ancora avuto occasione di giocare alle avventure di Geralt o siete in astinenza dopo 4 anni dalla vostra precedente run, andate tranquilli. Un capolavoro che non solo riesce ancora a brillare di luce propria, ma che, con questo porting, crea un precedente sulla console della casa di Kyoto. Ora sappiamo, infatti, che titoli di questo calibro, con qualche compromesso tecnico, possono girare su Nintendo Switch. E scusate se è poco.