The Witcher 3: Wild Hunt e la potenza della nuova patch next-gen | Recensione
The Witcher 3: Wild Hunt in salsa next-gen è la miglior versione possibile di uno dei migliori GDR open world di sempre
Questo successo di pubblico e di critica, ovviamente, ha portato The Witcher 3 a diventare anche un successo commerciale. CD Project RED afferma di aver venduto 4 milioni di copie in due settimane, mentre nell’aprile di quest’anno sono state superate ufficialmente le 40 milioni di unità. Un risultato semplicemente sensazionale, che ha permesso al titolo di venire ricordato anche a distanza di sette anni dalla release iniziale. Quattro anni dopo l’uscita del 2015, inoltre, The Witcher 3: Wild Hunt è uscito anche su Nintendo Switch, dando vita a uno dei migliori porting mai visti sulla piattaforma ibrida dell’azienda di Kyoto.
IL PASSATO È PASSATO, MA CONTINUA A IMPRESSIONARE
Partiamo da un dettaglio molto semplice: The Witcher 3: Wild Hunt in versione next-gen è esattamente il titolo che molti hanno potuto giocare in passato. La trama non ha subito alcuna modifica e la struttura di gioco è rimasta invariata rispetto alla versione del 2015. E questo è un bene. Il titolo del team polacco si conferma ancora oggi come una vera meraviglia da esplorare in lungo e in largo. La storia è avvincente e la quantità di missioni, soprattutto con l’aggiunta delle due espansioni, vi garantisce quasi duecento ore di puro gameplay. Insomma: questa nuova versione non vuole essere una rivoluzione di The Witcher 3, quanto un perfezionamento di ogni suo singolo dettaglio.
UN GAMEPLAY PERFEZIONATO
Lo ammettiamo: siamo rimasti a bocca aperta di fronte alla miriade di piccoli aggiustamenti fatti per questa nuova edizione. Il primo elemento a balzare all’occhio è la telecamera più ravvicinata rispetto al passato. Questa caratteristica è evidente soprattutto durante i combattimenti, che ora risultano più cinematografici e spettacolari. L'esplorazione, invece, ne guadagna per immersione e regia, dando al tutto un tocco quasi inedito. Per coloro che non apprezzano questa modifica è comunque possibile tornare all’inquadratura precedente, ma è evidente che questa scelta sia stata fatta con l’ottica di migliorare l’esperienza finale.
Grande lavoro è stato fatto anche per quanto riguarda l’interfaccia e la fruibilità. Da un lato troviamo l’HUD completamente personalizzabile, mentre dall’altro uno splendido lavoro per perfezionare la mappa di gioco, che nel titolo del 2015 era soverchiante di informazioni. Anche in questo caso è possibile ripristinare la versione originale, ma crediamo che davvero in pochi possano decidere poi di tornare al design precedente. Un plauso anche alla scelta di introdurre una mappatura rapida per i il lancio dei Segni, che ora possono essere affidati ai tasti direzionali per un utilizzo più immediato. Aggiungeteci la possibilità di affrontare l’avventura a 60 FPS ed ecco che il gameplay di The Witcher 3: Wild Hunt fa un deciso balzo in avanti di sette anni. Complimenti a tutti.
BELLO E DANNATO
Esteticamente, l’opera di CD Project RED non sembra invecchiata di un giorno. Anzi. Il lavoro svolto dai dev (e dai modder) ha permesso di rimettere mano ai modelli dei personaggi, che ora appaiono più puliti e dettagliati. Molti piccoli difetti presenti nell’ambiente sono ora soltanto un lontano ricordo, con un risultato finale a tratti impressionante. Come spesso accade su current-gen, anche in questo caso si potrà scegliere tra il 4K con Ray Tracing e i 60 FPS. Inutile dire che vi basterà provare per pochi secondi quest’ultima modalità per non tornare più indietro.
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Abbiamo potuto giocare al titolo su PlayStation 5, quindi vi comunichiamo che gli sviluppatori hanno ben lavorato anche sull’implementazione del DualSense. Il feedback aptico permette di sentire ogni singola azione di gioco attraverso le vibrazioni. Lanciare Segni differenti, per esempio, darà vita a vibrazioni differenti. Ottimi anche i grilletti adattivi che si bloccano nel caso Geralt non abbia abbastanza energia per lanciare un incantesimo. Insomma: una chicca extra, che farà sicuramente la gioia dei possessori della "recente" piattaforma di Sony.
Inutile girarci attorno: The Witcher 3: Wild Hunt in versione next-gen è un’esperienza imperdibile. La miglior versione possibile di uno dei migliori titoli di sempre. Al giorno d’oggi un gioco come questo può valere ancora il prezzo pieno, vista la mole di contenuti e di novità introdotte. Per tutti i possessori del gioco originale, segnaliamo inoltre che l’update è del tutto gratuito. L’ennesimo motivo per non avere più scuse: passare il Natale in compagnia di Geralt di Rivia potrebbe essere una delle migliori scelte del vostro 2022.