The Witcher 3: Wild Hunt e la potenza della nuova patch next-gen | Recensione

The Witcher 3: Wild Hunt in salsa next-gen è la miglior versione possibile di uno dei migliori GDR open world di sempre

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Uscito nel 2015 su PlayStation 4, Xbox One e PC, The Witcher 3: Wild Hunt è stato per anni il metro di misura per determinare la qualità degli open world. Nonostante qualche bug di troppo al lancio, l’ultima avventura di Geralt è riuscita a coinvolgere tutti per narrativa, gameplay, varietà di situazioni e, più in generale, per la struttura del mondo di gioco. Un mondo che risulta vivo e dove anche le missioni secondarie riescono a dare un tocco di più all’opera, senza risultare semplici orpelli alla main quest.

Questo successo di pubblico e di critica, ovviamente, ha portato The Witcher 3 a diventare anche un successo commerciale. CD Project RED afferma di aver venduto 4 milioni di copie in due settimane, mentre nell’aprile di quest’anno sono state superate ufficialmente le 40 milioni di unità. Un risultato semplicemente sensazionale, che ha permesso al titolo di venire ricordato anche a distanza di sette anni dalla release iniziale. Quattro anni dopo l’uscita del 2015, inoltre, The Witcher 3: Wild Hunt è uscito anche su Nintendo Switch, dando vita a uno dei migliori porting mai visti sulla piattaforma ibrida dell’azienda di Kyoto.

Ma CD Projekt RED non sembra intenzionata a fermarsi. Ecco che quindi, a partire dal 14 dicembre, sarà disponibile su PlayStation 5, Xbox Series X|S e su PC la nuova Complete Edition. In questa edizione, al di là di tutti i contenuti dei DLC precedentemente rilasciati, troviamo il Ray Tracing, una risoluzione perfezionata, dei caricamenti più veloci e la rielaborazione di alcuni elementi grafici per aggiornare il titolo al mercato attuale. Negli ultimi giorni abbiamo potuto mettere le mani su questa speciale versione delle gesta di Geralt e, finalmente, possiamo farvi sapere se vale davvero la pena installare nuovamente il gioco per tornare a cacciare mostri. Prima di tuffarvi a leggere l'articolo, qui sotto potete trovare l'orario di release della patch nei vari Stati, in modo da poterla scaricare il prima possibile.

The Witcher 3: Wild Hunt

IL PASSATO È PASSATO, MA CONTINUA A IMPRESSIONARE

Partiamo da un dettaglio molto semplice: The Witcher 3: Wild Hunt in versione next-gen è esattamente il titolo che molti hanno potuto giocare in passato. La trama non ha subito alcuna modifica e la struttura di gioco è rimasta invariata rispetto alla versione del 2015. E questo è un bene. Il titolo del team polacco si conferma ancora oggi come una vera meraviglia da esplorare in lungo e in largo. La storia è avvincente e la quantità di missioni, soprattutto con l’aggiunta delle due espansioni, vi garantisce quasi duecento ore di puro gameplay. Insomma: questa nuova versione non  vuole essere una rivoluzione di The Witcher 3, quanto un perfezionamento di ogni suo singolo dettaglio.

Vi segnaliamo, però, la presenza di una nuova missione a Velen, che se completata regala una nuova armatura per Geralt ispirata alla serie TV prodotta su Netflix. A questa si aggiungono diversi contenuti estetici per gli altri personaggi, sempre ispirati allo show con protagonista Henry Cavill. Nulla di trascendentale, ma una piccola chicca per tutti i fan del franchise tratto dai libri di Andrzej Sapkowski.

The Witcher 3: Wild Hunt

UN GAMEPLAY PERFEZIONATO

Lo ammettiamo: siamo rimasti a bocca aperta di fronte alla miriade di piccoli aggiustamenti fatti per questa nuova edizione. Il primo elemento a balzare all’occhio è la telecamera più ravvicinata rispetto al passato. Questa caratteristica è evidente soprattutto durante i combattimenti, che ora risultano più cinematografici e spettacolari. L'esplorazione, invece, ne guadagna per immersione e regia, dando al tutto un tocco quasi inedito. Per coloro che non apprezzano questa modifica è comunque possibile tornare all’inquadratura precedente, ma è evidente che questa scelta sia stata fatta con l’ottica di migliorare l’esperienza finale.

Grande lavoro è stato fatto anche per quanto riguarda l’interfaccia e la fruibilità. Da un lato troviamo l’HUD completamente personalizzabile, mentre dall’altro uno splendido lavoro per perfezionare la mappa di gioco, che nel titolo del 2015 era soverchiante di informazioni. Anche in questo caso è possibile ripristinare la versione originale, ma crediamo che davvero in pochi possano decidere poi di tornare al design precedente. Un plauso anche alla scelta di introdurre una mappatura rapida per i il lancio dei Segni, che ora possono essere affidati ai tasti direzionali per un utilizzo più immediato. Aggiungeteci la possibilità di affrontare l’avventura a 60 FPS ed ecco che il gameplay di The Witcher 3: Wild Hunt fa un deciso balzo in avanti di sette anni. Complimenti a tutti.

The Witcher 3: Wild Hunt

BELLO E DANNATO

Esteticamente, l’opera di CD Project RED non sembra invecchiata di un giorno. Anzi. Il lavoro svolto dai dev (e dai modder) ha permesso di rimettere mano ai modelli dei personaggi, che ora appaiono più puliti e dettagliati. Molti piccoli difetti presenti nell’ambiente sono ora soltanto un lontano ricordo, con un risultato finale a tratti impressionante. Come spesso accade su current-gen, anche in questo caso si potrà scegliere tra il 4K con Ray Tracing e i 60 FPS. Inutile dire che vi basterà provare per pochi secondi quest’ultima modalità per non tornare più indietro.

Abbiamo potuto giocare al titolo su PlayStation 5, quindi vi comunichiamo che gli sviluppatori hanno ben lavorato anche sull’implementazione del DualSense. Il feedback aptico permette di sentire ogni singola azione di gioco attraverso le vibrazioni. Lanciare Segni differenti, per esempio, darà vita a vibrazioni differenti. Ottimi anche i grilletti adattivi che si bloccano nel caso Geralt non abbia abbastanza energia per lanciare un incantesimo. Insomma: una chicca extra, che farà sicuramente la gioia dei possessori della "recente" piattaforma di Sony.

Inutile girarci attorno: The Witcher 3: Wild Hunt in versione next-gen è un’esperienza imperdibile. La miglior versione possibile di uno dei migliori titoli di sempre. Al giorno d’oggi un gioco come questo può valere ancora il prezzo pieno, vista la mole di contenuti e di novità introdotte. Per tutti i possessori del gioco originale, segnaliamo inoltre che l’update è del tutto gratuito. L’ennesimo motivo per non avere più scuse: passare il Natale in compagnia di Geralt di Rivia potrebbe essere una delle migliori scelte del vostro 2022.

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