The Wilds (prima stagione): la recensione
The Wilds, disponibile su Amazon Prime Video, trova nella prima stagione la capacità di mostrare un approccio originale alla lotta per la sopravvivenza in età adolescenziale
Le serie originali prodotte per Amazon Prime Video fanno il loro debutto nel genere young adult con The Wilds, progetto che sfrutta in modo intelligente l'espediente narrativo della lotta per la sopravvivenza su un'isola deserta per addentrarsi nei problemi e nei traumi affrontati dalle teenager alle prese con la società contemporanea.
La creatrice Sarah Streicher ha infatti compiuto un lavoro davvero apprezzabile nel prendere le caratteristiche abitualmente usate per ritrarre le adolescenti e mostrare cosa si può celare realmente dietro l'apparenza che contraddistingue ognuna di loro: dalla solitaria Leah che sembra rifugiarsi nei libri alla rabbia di Toni, dall'attenzione per la forma fisica dell'atletica Rachel all'aspetto estremamente curato ed estroverso di Shelby, senza poi dimenticare la gentilezza di Martha e la calma di Nora.
Le attrici scelte per le parti riescono a calarsi davvero bene nei rispettivi ruoli: Sarah Pidgeon dà spazio ai vari lati della personalità di Leah, che passa dall'ingenuo romanticismo all'ossessione, senza mai superare quel confine espressivo che avrebbe reso il personaggio eccessivo e poco credibile; Shannon Berry sa far emergere la dolcezza nella sua Dot indurita dalla sofferenza provata a causa della malattia del padre; Reign Edwards trova l'equilibrio tra la determinazione e le insicurezze di Rachel; Jenna Clause rende Martha un mix di empatia e vulnerabilità; Mia Healey gioca con le sfumature di Shelby cresciuta facendo i conti con le pressioni della sua famiglia e il peso di mantenere un'esteriorità fin troppo luminosa; Erana James con Toni propone una rabbia giovanile ricca di sfumature; Helena Howard costruisce bene la personalità di Nora e la sua capacità di preoccuparsi per gli altri nonostante si senta sempre un po' emarginata; Sophia Ali dà spazio alle conseguenze della spinta a essere perfetta che subisce Sophia; e Chi Nguyen è attenta nel mostrare Jeanette in modo tale da rendere le rivelazioni contenute nell'episodio di cui è protagonista inaspettate.
The Wilds è una serie costruita in modo davvero convincente e curata dal punto di vista visivo, con una fotografia che contribuisce a costruire il contrasto tra la natura e la libertà dell'isola e i momenti più cupi della vita delle protagoniste, e una colonna sonora curata da Jen Malone che offre una selezione di brani musicali ben calibrati sull'età delle protagoniste e le composizioni di Cliff Martinez che sottolineano i passaggi del racconto senza mai risultare invadente.
Non tutte le dieci puntate che compongono la prima stagione di The Wilds, il cui rinnovo sembrerebbe almeno sulla carta scontato, sono allo stesso livello di rilevanza e intensità, proponendo comunque una selezione di problemi adolescenziali che offrono un ritratto piuttosto accurato di quello che affrontano i giovani nella società contemporanea, tuttavia è innegabile che la sceneggiatura ha dei passaggi a vuoto soprattutto per quanto riguarda la sopravvivenza sull'isola. La serie, inoltre, non riesce fin dal pilot a proporre i propri punti di forza, rischiando nelle prime battute di apparire come fin troppo influenzata da Lost, tuttavia la narrazione si evolve in modo intrigante arrivando a un finale che getta le basi per una potenziale continuazione dal buon potenziale.