The Walking Dead 9x13, "Chokepoint": la recensione
Ecco la nostra recensione del tredicesimo episodio della nona stagione di The Walking Dead, intitolato "Chokepoint" (in italiano "Punto di Sbarramento").
Questi ultimi episodi convincono per la loro dinamicità ma a conti fatti non stanno portando la storia da nessuna parte. The Walking Dead si sta arrotolando da tempo nello stesso fango e fa fatica ad uscire dalla melma. Anche l'incontro tra Ezekiel, Carol e il gruppo dei Banditi si risolve frettolosamente e il pretesto che distrugge un ipotetico scontro, seppur geniale, risulta sprecato e pressoché inutile. Ozzy e il suo gruppo di forestieri non saranno più d'intralcio al Regno e alla Fiera; non che a qualcuno di noi importasse il contrario - e questo purtroppo è destabilizzante per lo spettatore. Sembra quasi che questi episodi abbiano una sola storyline su cui valga la pena concentrarsi e che tutte le altre siano solo un riempitivo, un contorno solo abbozzato e poco funzionale ai fini della narrazione. Stesso discorso vale per Tara e il suo gruppo di seguaci: la loro storia in "Chokepoint" è talmente insignificante da risultare a tratti fastidiosa (e a rendere tutto poco digeribile ci pensano Earl e sua moglie e il loro desiderio di ritornare genitori). Detto ciò, l'obiettivo di questo gruppo è raggiungere la Fiera ma non potevano farlo senza che ci fossero dei micro problemi lungo il percorso, complicazioni di cui non vale neanche la pena parlare. La sterzata, se così vogliamo chiamarla, riguardo queste due storie parallele arriva verso la fine: Carol ritrova Tara e il suo gruppo ma si accorge dell'assenza di Henry o sarebbe meglio dire del suo ritardo. A questo punto, la donna capisce che qualcosa di anomalo e improvviso è in atto. Chissà che questa consapevolezza non si trasformi in qualcos'altro: magari in un risveglio della tanto amata Carol guerriera.
Ciò che manca ancora in The Walking Dead è un protagonista da seguire: l'assenza di Rick continua a farsi sentire e purtroppo Daryl sembra solo un personaggio secondario o quantomeno sembra essere lo stesso di sempre. In definitiva, "Chokepoint" verrà maggiormente ricordato per lo scontro tra Daryl e Beta (molto piacevole da seguire) e per quella scena finale da film di serie B che mostra il cattivo nella sua fase di risveglio. Ryan Hurst con il suo portamento spacca lo schermo e regalato alla serie un nemico inaspettato e diverso dal solito. È forse arrivato il momento che The Walking Dead smetta di prendersi troppo sul serio e che con totale consapevolezza e le giusti dosi diventi un po' di più scansonata e perché no, grottesco.Per confrontarvi con altri appassionati della serie, vi segnaliamo la pagina Facebook The Walking Dead Italia.