The Walking Dead 9x06, "Who Are You Now?": la recensione

Ecco la nostra recensione del sesto episodio della nona stagione di The Walking Dead intitolato Who Are You Now?

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Spoiler Alert
"Who Are You Now?" segue le impronte di tutti gli episodi di The Walking Dead iniziati con un'ellissi temporale, anche se di salti ampi come questo non ce n'erano mai stati. Sono passati sei anni dagli eventi dell'ultimo episodio andato in onda, ossia da quando lo sceriffo Rick Grimes ha lasciato per sempre la serie. Questo capitolo, in particolare, funziona egregiamente perché stuzzica la curiosità del telespettatore su un'unica questione: "cos'è successo in sei anni? Come sono cambiati i nostri eroi?" Il suddetto aspetto si scontra solo col fatto che gli autori si sarebbero potuti sbizzarrire un po' di più e invece tutto quanto, nel bene o nel male, è rimasto pressoché invariato o quantomeno tutto ciò che ci si poteva aspettare lo abbiamo ritrovato. La sorpresa più grande, dopotutto, è solo una: mai e poi mai una comunità è rimasta in piedi così tanto a lungo. Anche se non abbiamo ancora visto Hilltop e non sappiamo cosa sia successo a Maggie, sebbene si intuisca che sia accaduto qualcosa di importante relativo anche alla dipartita di Lauren Cohan dallo show, il Regno è ancora in piedi e ha al suo comando un re e una regina: Ezekiel e Carol. E sebbene le tubature e qualche mattone qui e là stiano dando cenni di cedimento, il posto sembra funzionare. Anche Alexandria è più in forma che mai e per la prima volta dopo tanto tempo non si sente parlare di mancanza di provviste o di altri problemi di vario tipo. Ci sono gli orti e persino un mulino a vento decisamente funzionante al centro della comunità.

Tutti gli abitanti sembrano essere più che disponibili e come è successo in passato per Rick, ora tocca a Michonne tenere le redini e a fare la guastafeste quando tutti sembrano pronti ad accogliere un nuovo gruppo di persone. Magna, Yumiko, Luke, Connie e Kelly vengono salvati da un'intelligentissima e fomentata Judith, interpretata dalla giovane attrice Cailey Fleming, la cui interpretazione risulta essere una delle cose più convincenti dell'episodio. I nuovi arrivati giungono al cospetto del popolo di Alexandria contro la volontà di Michonne, che ancora scossa per qualche evento del passato sembra essere restia ad accogliere nuovi individui all'interno del gruppo. Ma la donna, nonostante sia chiaramente al comando, non prende nessuna decisione senza aver prima convocato il consiglio (formato da volti conosciuti più un paio di facce ignote). Tra i vari rappresentanti ritroviamo Aaron con il suo braccio in stile "Soldato d'Inverno" che ha ormai in cura la piccola Grace. A Padre Gabriel invece, anch'esso membro del consiglio, sembrano far bene i salti temporali: questa volta accanto al suo cuore troviamo Rosita, un personaggio che nonostante tutto continua a essere marginale e a non avere una propria personalità, tant'è che in ogni stagione la sua importanza è sempre correlata a quella dell'uomo che ha a fianco, o all'uomo che ha perso. I due risultano poco credibili così come risultava strana la storyline messa in piedi repentinamente tra l'uomo e Anne.

Ma oltre ai membri del consiglio, Alexandria ospita ancora Eugene, ora un killer esperto e molto più sciolto del solito benché conservi con sé da tempo il desiderio di dichiarare a Rosita i suoi sentimenti. Negan è ancora incarcerato e, malgrado siano passati sei anni, il suo mood sembra essere quello di un uomo rinchiuso in una suite di un albergo a cinque stelle. Ma sappiamo benissimo che Negan ha sempre avuto un debole per i bambini, e così come successe in passato con Carl, l'uomo sembra aver legato anche con Judith che, forse più sveglia di suo fratello, se ne approfitta solo per qualche aiuto in algebra. Tanto, come ha detto giustamente anche lei, non serve essere delle brave persone per conoscere la matematica.

La curiosità c'è stata sin dall'inizio e non si è mai persa per tutta la durata dell'episodio: in modo particolare è stato bello ritrovare Carol, ora con i suoi lunghi capelli bianchi, inizialmente nelle vesti di buona moglie e poi in quelle di donna vendicativa pronta a dare fuoco a un mucchio di persone solo per aver ferito lievemente Henry (lo stesso di sempre anche se sono passati sei anni). La sua scena è stata infatti una dei punti forti dell'episodio e quell'anello indossato con fierezza di fronte a Henry dopo averlo perso poche ore prima per colpa dei Salvatori è stato un gran momento che ricorderemo a lungo. È certo il fatto che, nel corso delle nove stagioni, un personaggio come Carol abbia collezionato più momenti straordinari di un Daryl il quale, sebbene d'ora poi vestirà i panni del protagonista, ritroviamo ancora una volta solo di sfuggita con le sue frecce e un cappuccio, impegnato nella pesca e fiero della sua solitudine.

Entro la fine dell'episodio, come era prevedibile sin dal primo momento, Michonne deciderà di aiutare gli stranieri nonostante le precedenti accuse mosse a Magna, una donna chiaramente molto tosta che ha passato diversi anni in carcere e che sembra essere disposta a tutto pur di trovare serenità. Inoltre, come avevamo facilmente predetto, Michonne sei anni prima aspettava un bambino da Rick (il suo nome è R.J.) e malgrado la donna parli con i morti, la famiglia sembra essere piuttosto unita.

In conclusione non possiamo non parlare di quell'unico aspetto che allo stato attuale dei fatti potrebbe mettere fine a tutta questa armonia: gli Whispers. A metà dell'episodio, Rosita e Eugene decidono di infrangere le regole per seguire un piano di Padre Gabriel, ossia quello di andare a posizionare lontano da Alexandria un amplificatore radio per estendere il segnale così da mettersi in contatto con altre comunità. Dopo aver piazzato l'attrezzatura su una cisterna d'acqua, Eugene e Rosita sono costretti a scappare (dopo che l'uomo si ferisce al ginocchio per un salto troppo grande e in seguito alla fuga dei loro cavalli spaventati per via di uno sparo) perché inseguiti da un'orda di zombie. Un'orda che nonostante tutto rimane sorprendentemente alle loro calcagna. Una volta nascosti sotto al fango, Eugene e Rosita sentono sussurrare gli erranti: "dove sono? Non dobbiamo lasciarli scappare!" Un modo piuttosto inedito e divertente per concludere un episodio già di per sé incalzante.

Per confrontarvi con altri appassionati della serie, vi segnaliamo la pagina Facebook The Walking Dead Italia.

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