The Walking Dead 8x09, "Honor": la recensione

Ecco la nostra recensione del nono episodio dell'ottava stagione di The Walking Dead, intitolato "Honor"

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Spoiler Alert
"Lo renderò reale": una frase che parte come una promessa e che potrebbe nel tempo divenire realtà. The Walking Dead potrebbe realmente concludersi in quel momento, nell'istante in cui il desiderio di uno dei personaggi principali trova modo di realizzarsi concretamente. La morte di Carl, così tanto sofferta ed emozionante, deve essere onorata nel migliore dei modi e quindi ora le aspettative di tutti, in particolare quelle dei fan del personaggio, sono quelle di assistere a degli episodi che costruiscano intelligentemente un percorso volto al termine di questa storia. Che sia breve o lungo, questo spetterà esclusivamente agli autori ma la speranza è che ci sia un evoluzione in tale senso. "Honor" è un episodio che sfrutta intelligentemente le relazioni interpersonali tra i personaggi e che attraverso i loro rapporti, le loro intenzioni e le promesse reciproche fa emozionare lo spettatore. Basta una frase di Daryl detta con affetto a Rick per creare la giusta dinamica e far sentire parte della loro stessa squadra chi guarda. Questa volta ci sono solo sono solo due i momenti distinti che si intervallano, scanditi da intermezzi come le scene oniriche relative al sogno di Carl e le inquadrature dal basso che mostrano Rick e Michonne mentre scavano una fossa.

Il personaggio di Carl è maturato tantissimo e il pubblico con lui, e sebbene a volte non sia stato sempre una parte fondamentale della trama, il suo percorso non è mai stato trascurato. L'azione che lo ha portato a salvare Saddiq non è stata affatto forzata e sconsiderata ma in linea con il suo carattere, e gli autori lo hanno dimostrato mostrando per la prima volta quel momento nella foresta senza far intuire al pubblico che sarebbe stata l'origine della sua dipartita. Una scena apparentemente trascurabile ma sensata che, vista più dettagliatamente e da un'altra angolazione, si è poi trasformata in qualcosa di più grande e letale. Sotto le fogne, Rick e Michonne cercano di accettare qualcosa che non si sarebbero mai aspettati di affrontare in un momento già così critico di suo e lo fanno sotto gli occhi di un gruppo di persone sopravvissute a un attacco e rese libere grazie a Carl Grimes.

Contemporaneamente Carol e Morgan studiano la situazione nel Regno e come due spie sconfiggono ogni nemico con maestria e senza alcun rumore. Il loro obiettivo è quello di salvare Ezekiel, prigioniero nel suo stesso territorio a causa del gruppo di Salvatori capitanato da Gavin. Morgan è divenuto spietato per colpa della sete di vendetta, l'unica ragione che lo avrebbe mai potuto cambiare dall'essere l'uomo che era un tempo. Carol è preoccupata ma al contempo è l'unica che lo capisce fino in fondo. Lo segue e in alcune situazioni lo avverte di non osare troppo cercando di fargli capire che possono esserci altre strade da percorrere oltre a quelle più semplici e ovviamente più spietate. Nonostante questo, Carol non lo perde mai di vista perché sa che in quella circostanza qualsiasi cosa lei le dica lui difficilmente le darà ascolto. Dinamiche significative e che funzionano specialmente perché nel corso del tempo gli sceneggiatori hanno saputo costruire dei personaggi ricchi di dettagli.

Questo episodio è piuttosto emblematico perché dimostra quanto The Walking Dead sia stato sempre molto attento a dare importanza ai suoi eroi, trascurando a volte una trama poco solida o comunque ripetitiva. Ciò che in alcuni casi può essere un difetto, in "Honor" è un grande pregio. Come una macchina da guerra Morgan arriva alla fine del suo percorso vittorioso ma con uno sguardo spento (impressionante ancora una volta l'interpretazione di Lennie James), e con di fronte a lui l'unico sopravvissuto: Gavin. Ezekiel e Carol gli consigliano di lasciarlo andare ma Morgan è spinto da qualcosa di più grande e incontrollabile, come se ci fosse qualcuno pronto a strappargli il cuore nel caso decidesse di non proseguire. E questo stesso desiderio, così complesso da decifrare, cresce sin dal primo momento, da quando qualcosa ti viene portata via per sempre, quella cosa che mai avresti pensato di perdere o forse quell'unica cosa che se portata via avrebbe potuto spegnerti l'anima. Così è stato per Morgan, Carl, Rick, Negan e infine per il giovane Henry, al quale già in tenera età è stato portato via tutto (suo fratello) privandolo quindi dell'ingenuità e dell'innocenza.

Nonostante questo brutto circolo vizioso che è la morte, Carl spiega a suo padre che dovrà per forza esserci qualcosa dopo. Aiutandosi l'un l'altro si può manovrare il destino quanto serve per rendere il mondo più simile possibile a quello dei sogni. Ed è in una cornice drammatica, mentre fuori le fiamme distruggono tutto ciò che era stato creato con l'ipotesi di un futuro migliore, che Rick e Michonne devono dire addio a Carl. Testimoni della morte di un ragazzo che era già diventato uomo da parecchio tempo, un ragazzo che ha saputo sfruttare al meglio la negatività che lo ha sempre circondato e che a volte ha saputo anche guidare il suo stesso genitore.

"Honor" è a tutti gli effetti un episodio ben scritto (forse troppo lungo) e che contiene una buona dose di drammaticità e violenza, questa volta assolutamente non gratuita bensì giustificata dalla rabbia dei personaggi, in modo particolare da quella di Morgan. Il direttore della fotografia ha fatto un ottimo lavoro e ha saputo costruire con la luce degli ambienti drammatici e piuttosto comunicativi. Greg Nicotero, oltre ad aver saputo gestire tutto questo in maniera organica, ha usato gli elementi più forti della serie per rendere l'addio a Carl uno dei più toccanti. Ma ciò che più ricorderemo è l'affetto reciproco di Michonne e Carl, il loro rapporto resterà indelebile tra le pagine di questa serie e la loro amicizia la più forte di tutte. Impeccabili le interpretazioni di entrambi gli attori.

L'ultima scena vede un Rick quasi morente appoggiato a un albero, un momento che lascia intuire un futuro ancora più drammatico. Sembra quasi che questa ottava stagione di The Walking Dead voglia incuriosire il suo pubblico adottando strategie differenti dal solito.

Per confrontarvi con altri appassionati della serie, vi segnaliamo la pagina Facebook The Walking Dead Italia.

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