The Walking Dead 8x07, "Time for After": la recensione

Ecco la nostra recensione del settimo episodio dell'ottava stagione di The Walking Dead, intitolato "Time for After". Settimana prossima il midseason finale

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Nonostante Eugene sia un personaggio irritante e il più delle volte noioso, in questo episodio di The Walking Dead il pubblico è riuscito a trovare una ragione per giustificare le sue azioni, sebbene vadano contro quei personaggi che dovrebbe in teoria supportare. Quest'uomo di scienza sfida le richieste di Padre Gabriel, e mette in difficoltà anche Dwight, che mano a mano dimostra di essere sempre più a favore del piano di Rick. Eugene Porter ha un solo desiderio, ossia quello di sopravvivere, e al momento Negan e le sue idee sembrano confortarlo maggiormente, molto di più di quanto abbiano mai fatto negli anni i sopravvissuti di Alexandria.

Secondo i calcoli i seguaci di Rick sono in netto vantaggio ma la sfumatura forse più interessante di questa ottava stagione è dovuta a quella faglia che via via si sta aprendo tra i vari compagni, un solco che sta maturando anche se questa volta nel modo sbagliato. L'unione ha fatto sempre la forza nel gruppo di Rick, ma ora sembra quasi che questa forte coalizione si stia improvvisamente per spezzare. "Time for After" è un capitolo molto importante della storia di questa serie, specialmente perché mostra un Daryl al centro di un colpo di scena, lo chiameremmo quasi un tradimento per quanto sia stato concepito su basi innocue. L'arciere è un personaggio che fino a qualche episodio fa aveva avuto solo il ruolo di spalla di Rick, mentre a partire da questa stagione, a poco a poco, sta prendendo una posizione sempre più forte che inevitabilmente continua a condurlo lontano dal piano prestabilito. Daryl vuole distruggere a tutti i costi i Salvatori, è disposto a tutto pur di farlo e insieme a lui anche Tara e Morgan sembrano essere determinati ad accelerare il processo. Michonne e Rosita invece, nonostante le prime incertezze, decidono di tirarsi fuori e di attendere le istruzioni di Rick, che dopo aver atteso e combattuto contro Jadis e i suoi scavanger è riuscito come da accordi a fare un patto con il gruppo della discarica. Lo sceriffo mantiene sempre le promesse e questa è forse la caratteristica più evidente di un personaggio che nel corso del tempo ha dimostrato sempre una forte coerenza.

"Time for After" è congegnato meglio degli episodi precedenti, ha un buon ritmo e la scelta di aver messo in primo piano Eugene è un rischio che gli autori hanno fatto bene a correre. Sebbene gli abbiano dedicato troppa attenzione tutta assieme il personaggio in questione è fondamentale ai fini della storia e la sua evoluzione come Negan e il conseguente distacco dal gruppo al quale apparteneva prima hanno definito i suoi tratti caratteriali una volta per tutte. Ma in mezzo a questo cambio repentino rispunta anche l'incertezza, perché nel momento in cui ha l'opportunità di smascherare Dwight di fronte a Negan, Eugene si blocca evitando che possa avvenire il peggio. Sarà stata la codardia o solo buonsenso?

Nonostante qualche spunto interessante va comunque detto che The Walking Dead si sta muovendo troppo lentamente ed è inevitabile che diventi sempre più difficile seguire con una certa attenzione le vicende di questi personaggi. Un puzzle che nell'ottava stagione sta facendo fatica a comporsi e a causa di questo la serie sta perdendo un po' della sua epicità. Un tempo si aspettava con ansia l'arrivo del midseason finale, proprio perché l'episodio che lo precedeva impostava le cose per il meglio. Al momento, e siamo ben disposti a cambiare idea, stiamo assistendo a un'ottava stagione priva di una benché minima idea di regia e la direzione che gli autori stanno percorrendo è sempre più indecisa e priva di identità.

Concludiamo dicendo che questi aspetti negativi emergono soprattutto per via dei confronti con il passato, The Walking Dead ha fatto appassionare milioni di persone nel corso degli anni e a suo modo lo continua a fare; il team dietro a questa macchina ha saputo regalare non poche emozioni e questo è assodato. Proprio per il suddetto motivo continuiamo a vedere il bicchiere mezzo pieno e a non essere catastrofici. Restiamo in attesa di future buone notizie, augurandoci che la nostra pazienza un giorno possa essere ripagata come un tempo.

Per confrontarvi con altri appassionati della serie, vi segnaliamo la pagina Facebook The Walking Dead Italia.

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