The Walking Dead 7x04, "Service": la recensione

Ecco la nostra recensione del quarto episodio della settima stagione di The Walking Dead, intitolato "Service"

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La prima domanda che sorge spontanea è se fosse realmente necessario che proprio questo episodio dovesse essere il più lungo della stagione. D'altronde dopo aver visto Negan chiacchierare per quasi un'ora nella season première e per quasi mezz'ora nel terzo episodio, in "Service" l'impressione che possa esserci stato un certo appesantimento rispetto alle innumerevoli parole che sono uscite dalla sua bocca c'è stata. Dopo i primi quindici minuti capiamo immediatamente l'obiettivo dei Salvatori ossia depredare, spaventare e offendere come dei veri e propri bulli. La questione infatti non è solo quella di prendere le cose che Rick aveva promesso a Negan, quello che succede in questo episodio è ben altro. C'è in atto il continuo gioco perverso di Negan che guarda tutti dall'alto e con una tale nonchalance arriva a riscuotere tutto ciò di cui ha bisogno per sopravvivere, anche se non si tratta solo di materie prime. Si perché in fin dei conti quello che cerca Negan sono le teste basse che implorano perdono e che dimostrano di essere in stato di sottomissione, quei forzati e ripetuti ringraziamenti e quella fiducia che solo lui sa tirar fuori in modo da potersi sentire forte come un sovrano. Gli occhi rossi e lucidi di Rick sempre in primo piano non fanno altro che alimentare la gioia di un uomo che non ha affatto bisogno di quella dozzina di materassi confiscati. "Service" è un episodio molto incisivo e fondamentale per capire gli stati d'animo di un buon numero di personaggi. Se qualcuno si aspettava di ritrovare Dwight cambiato dopo l'episodio della scorsa settimana sarà sicuramente rimasto deluso e il modo in cui ha approcciato con Rosita è sicuramente la riprova finale che ormai anche lui è vittima al cento per cento della macchina di Negan. Ora sarà interessante capire cosa succederà a Daryl vista la tragica situazione in cui lo abbiamo trovato in questo episodio.

Nonostante l'incipit iniziale molto forte e la sorpresa di Rick di fronte alla visita anticipata dei Salvatori, "Service" poteva senza ombra di dubbio parlarci delle stesse cose in meno tempo. Per capire lo stato d'animo di Spencer e Rosita gli autori hanno deciso di utilizzare la strada più lunga e contorta nonostante il messaggio fosse chiaro sin dall'inizio. Inoltre per marcare ancor di più la forza di Negan su Alexandria, in modo particolare su Rick, sono state aggiunte delle cose non necessarie, come tutto il preambolo sulla sparizione di quelle due pistole che scopriamo poi essere state nascoste da Spencer a causa della sua mancata fiducia nei confronti di Rick. Ma al momento quest'ultimo non è più il capo e questo episodio funziona proprio perché serve a fissare nella mente di tutti i telespettatori che Rick non ha più la forza di contro attaccare. Dopo aver insegnato agli altri che arrendersi non deve essere mai un opzione, Rick è l'unico a non voler pensare ad un'ipotetica soluzione per liberarsi da Negan e il discorso finale su Shane e Judith fatto a Michonne è il colpo di grazia. Tutto sta cambiando piuttosto frettolosamente e la situazione questa volta è diversa. Nelle scorse stagioni malgrado ognuno dei protagonisti si fosse trovato più volte nei guai lo spettatore ha sempre potuto aggrapparsi alla forza di Rick e al suo modo di fare da leader per risolvere le cose. Grazie a "Service" capiamo che al momento solo Rosita e Michonne potrebbero mettere in atto qualche strategia di difesa. Addirittura Carl e padre Gabriel sembrano trovarsi su un piano differente e l'unico momento in cui vediamo uscir fuori la rabbia di Rick è quando Spencer parla di Abraham e Glenn senza nessuna cognizione di causa.

Il verdetto è comunque piuttosto positivo specialmente perché si percepisce in maniera efficace quel disagio comune che aleggia tra gli abitanti di Alexandria; lo spettatore assorbe a pieno quello stato d'ansia che è sempre dietro l'angolo e che porta ognuno di loro a preoccuparsi di non aver nascosto nulla o di non aver detto una qualche bugia di troppo, visto che mai come questa volta un loro errore potrebbe portarli direttamente verso la morte. Chissà cosa succederebbe se Negan scoprisse la verità riguardo Maggie.

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