The Walking Dead 6x09, "Nessuna via d'uscita": la recensione

La sesta stagione di The Walking Dead torna con una midseason première che si dimostra uno dei migliori episodi di sempre

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Spoiler Alert
È tornato The Walking Dead, e non ci aspettavamo di certo che l'avrebbe fatto con così grande stile. A partire dal prologo ben costruito, ansiogeno ed efficace. Guardando l'episodio, per una volta chi conosce i fumetti può dimenticare qualsiasi riferimento, perché completamente coinvolto dalla storia, dal suo ritmo e dai dialoghi costruiti ad hoc. Si annulla anche la minaccia di Negan, che sappiamo essere incombente, perché in "No Way Out - Nessuna via d'uscita" bisogna pensare ad altro.

Sarebbe lunghissimo parlare di tutti i personaggi, però finalmente sono tutti riuniti, le storyline si amalgamano assieme per unico scopo: quello dell'unione e della difesa di Alexandria. Il discorso di Deanna trova finalmente modo di palesarsi.

Rick, Jesse, Sam, Ron, Gabriel, Michonne e Judith sono ancora ricoperti dalle budella degli erranti, continuano a camminare cercando di non farsi sentire e notare. Questa sequenza così come quella con il lupo e Denise è perfetta: ci sono numerosi primi piani, come mai ne avevamo visti in un episodio di The Walking Dead, così come ci sono dettagli intriganti anche solo sulle gambe degli erranti che in gruppo camminano senza una destinazione. Sicuramente i fanatici dei fumetti ma anche gli appassionati della serie si aspettavano questo momento, già ampiamente preannunciato nell'episodio andato in onda a dicembre. Finalmente è arrivato e possiamo dire che è valsa la pena aspettare. Dopo che Judith viene presa da padre Gabriel e portata al riparo nella chiesa, Rick e il suo gruppo si fermano perché Sam, il figlio più piccolo di Jesse, dopo aver promesso alla madre che ce l'avrebbe fatta implorandola a rimanere con loro e non andare via con padre Gabriel, si blocca per la paura. Fondamentalmente è di un bambino che stiamo parlando, di un figlio rimasto senza padre, spaventato dalla vita, che non è cresciuto come tutti gli altri bambini con l'idea che i mostri non esistono, non è cresciuto giocando con questi potendone pendere il controllo come se fossero delle marionette; Sam ha vissuto la sua infanzia circondato da mostri che non hanno mai smesso di tormentarlo, mattina e sera. Il bambino a questo punto viene morso e successivamente nella disperazione di non volerlo lasciare andare anche sua madre Jesse subisce la stessa sorte. Straordinaria la scena in cui Rick è costretto a tagliarle il braccio. Quello a cui assistiamo sono flashback inizialmente a colori che si mutano poi in ricordi di dolore che vengono intelligentemente raccontati e descritti grazie a una fotografia rosso accesso con contrasti di nero che trasmettono proprio la sensazione di disperazione e rassegnazione ma anche di un orrore senza fine.

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Ron, l'altro figlio maggiore di Jesse, crolla di conseguenza. Lo vediamo smarrito e scosso e come unica difesa ha solo quella di sparare e uccidere l'unico colpevole di tutte le sventure della sua vita, l'unico da poter incolpare: Rick. Ma non riesce a sparargli perché Michonne gli conficca una spada dritta nello stomaco, purtroppo però il colpo parte lo stesso e colpisce l'occhio di Carl. Una trasposizione perfetta del fumetto a parte qualche piccolissimo cambiamento e atmosfere davvero coinvolgenti.

Altra parte interessante è sicuramente il cambiamento del "lupo" che per salvare Denise viene morso sul braccio e successivamente ucciso da Carol. Carol e Morgan hanno un piccolo confronto su quali sono state le loro scelte fino a quel momento, viene tirato in ballo il passato di Carol. Anche questo aspetto è funzionale perché a livello narrativo è molto coerente con quello a cui abbiamo assistito fino ad ora. Enorme il personaggio di Glenn che si dimostra ancora oggi il più giusto e buono, il modo in cui incoraggia Enid ad andare avanti è ammaliante; i due troveranno il modo di salvare Maggie, ancora intrappolata sulla torretta.

E a questo punto ci si chiede attoniti: quanto può salire questa tensione? Si arriva infatti a mezz'ora di episodio dove è successo di tutto, ma questo tutto per una volta è stato raccontato con poesia, con una colonna sonora calzante e che non ha paura di anticipare il drastico evento successivo. Quando pensi per un secondo che anche Glenn possa fare una brutta fine Abraham e Sasha insieme a Daryl intervengono. Il momento più alto viene raggiunto nel momento in cui Rick dà il via a quella che potrebbe essere una delle scene più interessanti mai viste in televisione. Rick è il leader e lo dimostra: incoraggia gli altri che guardano dalle finestre a intervenire, affrontando la morte convince gli altri ad andare in suo soccorso. Il tutto senza aver implorato nessuno, anzi: involontariamente (o astutamente) li convince ad aiutare loro stessi e ad avere la forza di guardare ancora una volta verso un futuro. Rick toglie quel nero accecante dalla vista di tutti. La fortuna arriva se la si vuole cercare ma soprattutto se si bussa alla sua porta, e così ci pensano Daryl e gli altri a intervenire distraendo gli erranti con il fuoco. Intense le due visioni di questo grande dramma, padre Gabriel vede la questione sotto gli occhi di Dio e quindi si aggiunge alla causa combattendo come mai prima d'ora, mentre Eugene vede il tutto sotto gli occhi della storia ammettendo che: "Oggi nessuno può restarne fuori", perché ciò che sta accadendo verrà narrato.

"No Way Out" si conclude quando ormai è arrivato il mattino, con un piano sequenza imparagonabile con nessun altro in The Walking Dead. Veniamo introdotti verso la pace, tutti sono riuniti e tutti provano quel sentimento di rivalsa: l'unione fa la forza. Il piano sequenza ci porta dentro la stanza dove è ricoverato Carl. Rick stringe la mano di Rick e gli promette un nuovo mondo, a questo punto ritornano anche le parole di Dianne che forse avevano all'interno qualcosa di vero e possibile. Ora non ci aspetta di vedere cosa succederà con Negan, ma comunque vada questo episodio ha segnato a nostro parere la storia di The Walking Dead, soprattutto quando molte delle cose più interessanti stavano perdendo il loro mordente su un buon numero di telespettatori.

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