The Walking Dead 6x08, "L'inizio e la fine": la recensione

La nostra recensione del midseason finale della sesta stagione di The Walking Dead, intitolato "L'Inizio e la Fine"

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Eccoci finalmente arrivati al midseason finale della sesta stagione di The Walking Dead. Un episodio che senza dubbio può dirsi soddisfacente, e tuttavia lascia interdetti per come si risolve. Succede spesso che un midseason o season finale termini con un cliffhanger, ma nel caso di L'Inizio e la Fine accade altro: è il climax stesso a venire interrotto, evitando (o meglio rinviando) il cliffhanger. L'azione e un momento di forte tensione vengono interrotti bruscamente, facendo spazio a una sensazione di irrisolutezza: è in momenti come questi, insomma, che vorremmo che The Walking Dead fosse una serie Netflix e che quindi l'intera stagione uscisse nello stesso momento.

A parte questo "piccolo" dettaglio non possiamo lamentarci di un episodio ben diretto da Michael E. Satrazemis, accompagnato peraltro da una colonna sonora incalzante e carica di tensione. Tensione che si percepisce sin dal prologo, nel quale viene proposto un parallelo molto efficace: quello tra le formiche, che in fila indiana entrano nella stanza di Sam e si nutrono dell'avanzo del panino, e gli erranti che sciamano dentro Alexandria. In sottofondo, una canzone molto allegra che va in totale contrapposizione con entrambe le situazioni.

Un episodio che senza dubbio può dirsi soddisfacente, e tuttavia lascia interdetti per come si risolve

Tutti quanti bene o male escono illesi dall'invasione degli erranti, tranne Deanna, che viene morsa e rimane ferita. I personaggi principali si dividono quindi in tre gruppi: Jessie e Ron aiutano Rick, Carl, Michonne, Padre Gabriel e Deanna a mettersi al riparo dentro casa, mentre da un'altra parte troviamo Tara, Rosita ed Eugene, e da un'altra ancora Morgan e Carol. La situazione più strana la vive Denise, che rimane bloccata con il Lupo tenuto in ostaggio da Morgan al piano di sotto, mentre Carol cerca di distrarre quest'ultimo per finire il Lupo e impedirgli di fare del male ai suoi compagni.

Rick decide di aspettare qualche giorno prima di muoversi. L'intenzione è quella di distrarre gli erranti con dei lanciarazzi, ma ciò non avviene per via di uno scontro (assolutamente giustificabile) tra Ron e Carl. Ron, alimentato dal rancore e l'odio nei confronti di Rick, si scaglia contro Carl rinchiudendosi nella stanza con lui per affrontarlo, e in questo frangente rimane danneggiata una porta finestra. Inutile incolpare un ragazzo in piena fase adolescenziale e rimasto da poco orfano del padre, e in questo senso è davvero apprezzabile il gesto di Carl, che decide di non rivelare ciò che è accaduto a Jessie e Rick volendo risolvere la questione da solo.

Parlando sempre del gruppo di Rick, l'unico personaggio degno di nota dell'episodio è Deanna. Nelle ultime puntate era apparso come un personaggio spaventato, frustrato e profondamente deluso da tutto. Ma in fin di vita la troviamo in realtà soddisfatta di ciò che ha fatto, del lavoro svolto con Alexandria e la sua popolazione. Si dimostra quindi un personaggio molto più forte di quanto appariva, e questa caratteristica emerge nel preciso istante in cui la donna si ritrova a parlare con Rick dei temi dell'uguaglianza e l'accoglienza, facendosi poi ancora più evidente quando gli spiega di aver scritto le sue ultime parole a suo figlio Spencer e a Maggie, implorandolo di prendersi cura di loro come si prende cura della sua gente.

Per quanto riguarda Michonne, in questo episodio la vediamo mettersi completamente a nudo, ringraziando Deanna per quello che ha fatto per loro. Emblematico, in questo senso, il momento in cui Deanna chiede a Michonne cosa vuole per sè, e Michonne risponde di non saperlo, ma che farà di tutto pur di scoprirlo.

La forza di Deanna si dimostra in ultimo nella sua scena finale: la donna non è ancora pronta a morire, e così decide di andare incontro agli erranti sparandogli. L'ultima immagine di Deanna che vediamo è un potente primo piano, un grido di sofferenza e rassegnazione.

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Meno interessante e più ridondante la questione tra Carol e Morgan, che per l'ennesima volta si affrontano in uno scontro ideologico. I due, lo sappiamo, hanno passati e trascorsi completamente diversi. La loro incoscenza mette a repentaglio la vita di Denise, che passa l'intero episodio costretta a conversare con il risolutissimo Lupo. Ne emerge un dialogo molto interessante grazie al quale scopriamo qualcosa di più sulle motivazioni dei misteriosi Lupi; Denise è convinta che l'uomo possa cambiare, ma verrà smentita dai fatti. Divisi sul da farsi, Carol e Morgan finiscono entrambi al tappeto quando il Lupo prende il sopravvento e porta Denise con sè fuori delle mura, verso l'ignoto. Ad assistere a questi ultimi momenti ci sono anche Tara, Rosita ed Eugene, i quali non riescono a salvare la ragazza. Il percorso di questi ultimi è stato decisamente il meno interessante, non si trovano ad affrontare nulla di particolare a parte una divertente scena con protagonista un Eugene "scassinatore".

Anche in questo episodio Maggie e Glenn non riescono a riunirsi. All'inizio vediamo Maggie mettersi in salvo a fatica e, sfinita, guardare in alto verso i palloncini verdi. Parallelamente, Glenn ed Enid sono ancora in cima alla collina e assistono impotenti all'apocalisse che colpisce i loro amici. Nonostante appaia completamente svuotata, la ragazza si lascia confortare dalle parole e dalla positività di Glenn. Era fuggita da tutto e da tutti, ma il destino le ha fatto riscoprire l'unica cosa positiva rimasta, e cioè la compagnia e il farsi forza a vicenda. Insieme decideranno di muoversi e scavalcare le mura di Alexandria: è lì che Glenn riuscirà a intravedere Maggie, ma sarà solo uno sguardo fugace.

Nel finale, Rick e gli altri decidono che l'unica soluzione per salvarsi è ricoprirsi completamente con le interiora degli erranti (un chiaro riferimento agli eventi della prima stagione) e uscire verso l'inferno. Le ultime parole sono quelle di Sam che chiama sua madre, completamente terrorizzato. Perché Sam non può far finta di essere coraggioso e Sam non può far finta di non aver paura. A lui non è stato insegnato questo: la maggior parte della popolazione di Alexandria, rispetto al gruppo di sopravvissuti di Rick, ha avuto un contatto diverso con il virus e la mutazione umana, assistendo all'epidemia dietro la protezione dalle mura della città. Questo spiega il comportamento di Ron nei confronti di Carl, e anche la reazione del piccolo Sam al suo primo approccio con i "mostri", che noi spettatori vediamo in maniera ovattata grazie a un buon espediente registico.

Dal momento in cui Sam chiama sua madre si percepisce che quello che vedremo nel prossimo episodio sarà qualcosa di sconvolgente, ed è qui che L'Inizio e la Fine pecca per i motivi di cui sopra: terminare in questo modo un episodio in cui la tensione è stata così ben costruita lascia senza dubbio l'amaro in bocca. Speravamo che questo ciclo fosse finalmente pronto a concludersi lasciando spazio all'imminente arrivo di Negan, peraltro introdotto dalla scena mostrata dopo i titoli di coda, e il timore è che tutti i nodi verranno al pettine in maniera sbrigativa nella midseason première.

Certo, una serie tv deve sempre cercare di creare tensione per invogliare gli spettatori a vedere il prossimo episodio, ma dopo quello che abbiamo vissuto nella prima parte della sesta stagione di The Walking Dead il midseason finale sembrava davvero potesse rappresentare il punto di svolta. Evidentemente ci tocca ancora aspettare.

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