The Walking Dead 5x16 "Conquer" (season finale): la recensione
Ultimo episodio dell'anno per The Walking Dead: una puntata corale con cui lasciamo Rick e i suoi
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Non è un finale in senso stretto, non è l'inizio di qualcosa, non è molto diverso nelle intenzioni e nell'impatto dal finale a Terminus dell'anno scorso, con Rick che prometteva vendetta contro i suoi carcerieri. Rimaniamo ad Alexandria, qualcosa cambia negli equilibri di potere e nell'approccio degli abitanti, ma gran parte dell'episodio, più lungo del solito, è dedicata a dare una visione corale dei personaggi, a mostrare il modo in cui si stanno ambientando più o meno bene nella nuova città-rifugio. Qualche indizio sulle novità del prossimo anno c'è, ma l'episodio che riunisce tra regia e sceneggiatura Greg Nicotero e Scott M. Gimple lavora più sulle tensioni rilasciate negli ultimi riusciti episodi.
Più dimessi, ma altrettanto incisivi, Glenn e Maggie, il primo condotto fuori città da Nicholas – in un confronto comunque troppo lungo – mentre la seconda nelle ultime settimane, anche se l'argomento non è mai venuto fuori del tutto, sta pagando lo sconforto per la morte della sorella (quella sofferenza che per tantissimo tempo non era mai stata nemmeno sfiorata dalla scrittura). Quella davvero divertente è Carol, che nelle ultime settimane un po' per caso, un po' per volontà degli autori, è il personaggio che regala le maggiori soddisfazioni: da donna sottomessa e picchiata, è diventata un'assassina di bambini, la figura che molto prima di Rick ha imparato a prendere le decisioni difficili, e che ora sta prendendo in giro un'intera città con la sua maschera, tenendo testa ad un uomo che picchia la moglie (il legame con il suo passato è chiaro). Altro che Daryl e Michonne, se esiste un personaggio cult in questa serie è senza dubbio lei.
Come episodio a sé Conquer paga una durata troppo lunga a sua volta inserita in una stagione troppo lunga, di quelle che sui canali via cavo ha solo The Walking Dead. Ci sono punti morti e belle intuizioni, ma su tutto pesa la dicitura "finale di stagione", che male si applica ad una puntata inferiore alle precedenti. Dopo cinque anni è inutile star qui a ripetere pregi e difetti della serie. È stata la stagione più cattiva dello show, e questo è senza dubbio un pregio, molto più riuscita nella sua parentesi iniziale e finale che in quella centrale, davvero da dimenticare.