The Walking Dead 5x07 "Crossed" ("Lo scambio"): la recensione

The Walking Dead, una settimana al midseason: la serie propone un episodio corale

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Spoiler Alert
Nel prendere la rincorsa in vista del midseason finale della prossima settimana, The Walking Dead si distanzia dalla struttura degli ultimi episodi, focalizzati su un solo gruppo di protagonisti, e getta uno sguardo corale a tutti i personaggi della storia. Il salvataggio di Beth, e ora anche di Carol, dal Grady Hospital rimane l'obiettivo centrale di questa metà di stagione, il filo rosso che, con l'esclusione di Abraham e dei suoi, raccoglie le motivazioni dei protagonisti per muoverli in avanti. O indietro, con il ritorno del gruppo, rafforzato e indurito dalle esperienze consumate in mesi di vagabondaggio, alla città dove tutto ebbe inizio.

Se nelle prime stagioni la penuria di zombie era una delle critiche tipicamente mosse allo show, oggi, alla luce di quello che è stato mostrato nella quinta stagione, si può dire che il baricentro della serie si è spostato. I morti-viventi sono diventati la regola, la costante, ma nel farlo sono stati anche assorbiti nella "normalità" in cui si muovono i protagonisti della serie. Ad un certo punto di Crossed, con fare da vero badass, Daryl afferra la testa di uno zombie e la spiaccica in faccia ad un uomo con cui sta lottando. È una figata, ma è anche un momento simbolico in cui si sottolinea come gli zombie siano ormai parte dell'ambiente contaminato, e come la vera minaccia, quella alla quale non ci si potrà mai abituare, sono gli stessi umani.

Quindi dopo il Governatore, i cannibali di Terminus, ecco le "guardie" del Grady. Ed ecco che di volta in volta l'asticella del limite da non superare si sposta un po' più in là, mettendo Rick e i suoi di fronte a scelte sempre più nette. Probabilmente spinto dalle considerazioni fatte la scorsa settimana con Carol, Daryl si trova ad appoggiare la soluzione "diplomatica" avanzata da Tyreese per risolvere la crisi e riavere indietro le due donne prigioniere.

Quello che vale e che ci interessa è il modo in cui impietosamente questa soluzione sia destinata a fallire – questa stagione è la più cattiva e disillusa – e il modo in cui Rick sia pronto alla soluzione più violenta. Questa potrebbe essere una chiave di lettura interessante e da sviluppare per la serie: vedere come a poco a poco l'uomo buono, l'uomo di legge, l'uomo che rappresenta la giustizia, si stia avvicinando ad un modo di intendere la realtà vicino alle persone che ha combattuto finora. Se tutto questo non dovesse andare bene ci rimane comunque Daryl che brandisce una testa sanguinante come arma, che è comunque un bel vedere.

Non tutte le storyline funzionano allo stesso modo. Nella vicenda di Abraham e soci ancora una volta si scambia l'approfondimento dei personaggi con l'assenza di azione e, ritrovamento di uno yo-yo a parte, non succede nulla degno di nota. Idem con l'eccessivo minutaggio riservato a padre Gabriel e alla sua poco fortunata fuga dalla chiesa e dal gruppo rimanente. Qualcosa si muove all'ospedale di Atlanta, con Beth che si dimostra più attiva del solito – anche lei forse inizia a svegliarsi dal torpore – accudendo Carol e forse immaginando l'arrivo dei compagni.

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