The Walking Dead 5x06 "Consumed" ("Consumati"): la recensione

Avvicinandosi al midseason finale, The Walking Dead propone un episodio incentrato su Daryl e Carol

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Puntata "d'atmosfera" per The Walking Dead che, in vista del midseason finale, ritorna in qualche modo alle proprie origini, omaggiando se stesso e la sua mitologia. E allora è ancora una volta la semideserta Atlanta che, a cinque anni da quel lontano pilot, accoglie freddamente i protagonisti della serie, alla ricerca impossibile della compagna portata via. C'è tanto silenzio e poco impatto sulla trama, se non negli ultimissimi momenti, in questo Consumed che si appoggia totalmente sui due personaggi più amati dello show.

L'alchimia tra Daryl e Carol è cresciuta lentamente nel corso delle stagioni, mossa più da fattori esterni che da vere interazioni, da un spirito di condivisione che accomuna queste due figure ancora più che il resto del gruppo. L'uomo con la balestra è uscito dall'ombra del fratello Merle, ed è diventato l'uomo tutto sommato buono che era sempre stato, mentre Carol nella triste condizione della perdita dell'intera famiglia ha ritrovato una parte celata di se stessa, che l'ha resa la persona più forte e pronta a prendere le decisioni più giuste, pur pagandone le conseguenze.

E proprio dall'allontanamento forzato cui Rick la costrinse tempo fa partono i flashback – la cui funzione nell'episodio in realtà ci rimane oscura – che si incuneano nella narrazione centrale. C'è molto silenzio nella puntata ben diretta da Seith Mann: un costante, e in larga parte vano, vagare tra le macerie del mondo che fu. E nel suo muoversi in un contesto urbano come non si vedeva da Live Bait, The Walking Dead accentua quel senso di apocalisse che inevitabilmente viene un po' meno nel momento in cui ci muove tra i boschi.

È in questi momenti che l'episodio vince meglio, mentre tutto vacilla nel momento in cui l'atmosfera viene spezzata dai dialoghi tra i due unici protagonisti in scena: un po' frasi fatte, un po' vaneggiamenti astratti, non si capisce mai bene effettivamente di cosa si stia parlando. Impatto sulla trama generale riservato agli ultimi minuti, nel corso dei quali effettivamente scopriamo in che modo Carol sia finita al Grady Hospital e chi sia il misterioso accompagnatore di Daryl (quest'ultimo intuibile già due settimane fa).

Con un programma stagionale che prevede probabilmente più episodi di quanti si sia in grado di gestire, e la divisione dell'annata in due tronconi, The Walking Dead si è mantenuto in qualche modo coerente con il cammino seguito fino ad oggi. Partenze fulminanti, uno stallo centrale e conclusioni (di stagione e di midseason) col botto. Ci aspettiamo una decisa risalita nelle due ultime puntate prima della pausa.

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