The Walking Dead 4x06 "Live bait": la recensione
Buon episodio per la quarta stagione di The Walking Dead, diverso dal solito, incentrato sull'ex Governatore
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Di fatto non troppo diversa dagli ultimi episodi, un po' fillerosi, della terza stagione inseriti per raggiungere le (troppe) sedici puntate complessive, la puntata di questa settimana si distingue in quanto necessaria parentesi aperta sulle azioni del Governatore dopo la caduta di Woodbury. Da imbonitore malefico a sadico assassino fino a sconfitto vagabondo, lo vediamo, sempre più sosia di Jena Plissken, vagare con aria assente, schivare con nonchalance gli zombie, e rifugiarsi in un modesto appartamento in compagnia di due donne, di una bambina sorprendentemente simile alla figlia scomparsa e al loro padre morente.
Tutto inizia a guastarsi nell'ultimo segmento di puntata, con la scellerata idea di abbandonare l'appartamento, senza un'urgenza particolare, abbandonando il ritmo dimesso seguito fino a quel punto e, come al solito, alzando l'asticella della tensione che ci accompagna fino alla rivelazione e al collegamento finale (non quello che ci aspetteremmo). Passare in pochi minuti dalla sicurezza dell'appartamento ad una buca nel terreno in compagnia degli zombie è un cambiamento troppo repentino, e ingiustificato, se non per la necessità di dover precipitare tutto fino al twist finale. Dopo l'ottavo episodio The Walking Dead si prenderà una pausa e tornerà il prossimo anno: la sensazione è che i prossimi due episodi ci vedranno ancora in compagnia del Governatore e che arriveremo al mid-season con l'atteso incontro con il gruppo principale.