The Walking Dead 3x10 - Home (Bentornato a casa), la recensione
Il decimo episodio della terza stagione di The Walking Dead ci conferma come, tra alti e bassi, la serie sia un po' schizofrenica...
Schizofrenia. Sillabazione: schi | zo | fre | nì | a. Pronuncia: /skidzofre'nia/. Disturbo psichico caratterizzato da dissociazione mentale e del comportamento.
Home, in italiano Bentornato a Casa, è un coacervo, un melange di tutto ciò che di negativo e positivo The Walking Dead ha saputo dire e fare finora.
Dopo l'episodio debole, interlocutorio della scorsa settimana in cui gli spettri dell'illogico comportamento dei personaggi e dell'inutile ciarlare dei medesimi si è riaffacciato con la stessa prepotenza di un Jack Torrance che tenta di sfondare la porta del bagno dove sua moglie Wendy si sta rifugiando, l'inizio del decimo episodio pare proseguire sulla stessa lunghezza d'onda del precedente. Nel carcere tutti cominciano a vaneggiare, a Woodbury il Governatore parla con parole melliflue da romanzo rosa Harmony (ma se non altro ha la decenza di far capire allo spettatore che sta tramando qualcosa), Andrea continua a essere utile quanto il lecca-lecca di cui parlava Patches O'Houlihan in Palle al Balzo.
Continuiamo a dare a The Walking Dead il beneficio del dubbio. Però è umanamente impossibile non constatare come questa serie riesca a rendere digeribili i personaggi che dovrebbero risultare più indigesti. E' accaduto con Shane e sta succedendo di nuovo con il Governatore. E quando ti trovi a “empatizzare” con quello che dovrebbe essere il villain, l'antagonista della situazione perché i protagonisti del serial sono talmente esasperanti che cominci a sperare che possano essere trucidati nei modi più bizzarri e cruenti, qualche dubbio sull'effettiva tenuta della struttura che sorregge la baracca diventa abbastanza lecita.
Confidiamo, per le prossime puntate, su due cose: la messa in discussione dell'autorità di un Rick Grimes che starebbe meglio al Cottolengo, e il ritorno dei Dixon bros. E in una costruzione drammatica più affidata ai fatti che all'esposizione strettamente drammaturgica.
Perché i vecchi problemi di The Walking Dead cominciano a riaffiorare ogni volta che i suoi personaggi cercano di fare dei discorsi che di logico hanno davvero poco...