The Walking Dead 2x09, "Triggerfinger": il commento
Il secondo bell'episodio dell'intera stagione sembra essere il prologo della prossima puntata, la quale promette davvero bene...
Se pensavate, come del resto pensavo io, di assistere all’ennesimo inno alla noia sarete costretti a ricredervi. Rick, Hershel e Glenn sono esattamente dove li avevamo lasciati. Nei guai fino al collo. La situazione non migliora quando arrivano al bar i compari dei due simpatici amici che i nostri hanno incontrato giù al pub. Basta poco per far volare una tempesta di piombo sulle teste di tutti. E basterebbe molto meno rumore di quello che produce la sparatoria per vedere arrivare più o meno lo stesso numero di Erranti. A questo punto si vede la differenza tra un’umanità alla deriva e il nostro gruppo. Dove la banda di Randall fugge, lasciando il ragazzo in pasto agli zombie, i nostri si fermano a soccorrerlo. Perché Rick sarà anche più cinico ma è comunque il cavaliere senza macchia della situazione. Al limite ha un alone. Glenn, Hershel e Glenn salvano il ragazzo che gli stava sparando addosso tre secondi e mezzo prima. E mi costringono , ancora una volta, a stare dalla parte del pazzo del gruppo.
Lori mette la pulce nell’orecchio a Rick, rivelandogli le sue perplessità riguardo alla sera che Shane rientrò con quello che serviva a salvare suo figlio, ma senza il ciccione che gli aveva sparato. Rick, che in un primo momento sembrava stesse ragionando con un briciolo di buon senso, alla fine riflette sulle parole della moglie.