The Walking Dead 2x03, "Sopravvivere": il commento
Un terzo episodio estremamente interlocutorio per la seconda stagione di The Walking Dead...
Conoscevate questa storiella? Shane dimostra durante la puntata di conoscerla piuttosto bene. Dimostra anche di essere ancora il personaggio meglio caratterizzato dell’intera serie e lo sarà fintanto che avrà, come in questo caso, episodi atti quasi esclusivamente ad approfondire la sua personalità. Di tutti gli altri abbiamo infatti poco e niente da dire se non che: il rapporto tra Daryl e Andrea si approfondisce, Glenn scopre la fede, Dale fuma di nascosto, Sophia è ancora dispersa, Carl è un bambino fortissimo, Rick ha più sangue di quanto potrebbe portarne una petroliera. A onor del vero continua a delinearsi meglio il personaggio di Daryl non tanto perché gli si dedichi più spazio che agli altri, ma perché, semplicemente, gli viene finalmente dedicato dello spazio. Il risultato è ottimo, anche se viene da chiedersi come abbia fatto a venir su in quel modo il fratello di Merle Dixon.
Il terzo episodio della seconda stagione di The walking dead non porta niente di rilevante ai fini della storia e riesce a sedare un po’ di quell’entusiasmo che si era acceso con le prime due puntate. Un vero peccato, considerando che la serie sta dimostrando delle ottime potenzialità che ancora stentano a venire a galla e che continueranno a stentare fintanto che non verrà data piena dignità e attenzione a tutti quei personaggi che, fino ad ora, hanno avuto come unica funzione quella di riempire gli spazi lasciati liberi dalle vicende di Rick e famiglia. Il rischio è quello di avere una stagione clone della prima e, considerando che la prima stagione non ha entusiasmato quanto avrebbe potuto, sarebbe davvero uno spreco.