The Walking Dead 2x01, "La Strada da Percorrere": il commento

The Walking Dead torna con una prima puntata che promette bene, anche grazie al coinvolgimento di Frank Darabont...

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Dopo un lungo periodo di ferie, i morti sono tornati a camminare sulla terra! Ferie, ma anche teste saltate: Frank Darabont è stato fatto fuori, e questa lunga premiere è l'ultima che lo vede come produttore esecutivo e showrunner (ha anche scritto l'episodio sotto il nickname di Ardeth Bey, assieme a Robert Kirkman).

Premiere che parte subito con l’adrenalina a mille. Nel finale della scorsa stagione il nostro gruppo di sopravvissuti abbandonava in fretta e furia il Centro di Controllo in cui stavano cercando risposte: avevano trovato solo un mucchio d’esplosivo. Così ora, dopo essere riusciti a fuggire, i nostri tornano sulla strada. Abbiamo lasciato una serie in cerca di identità e quello che ritroviamo è qualcosa che vale davvero la pena di vedere. Gli zombie sono ancora più spaventosi e le carenze dal punto di vista della definizione dei personaggi sembrano sulla strada giusta per essere colmate. La trasposizione su schermo della graphic novel di Kirkman resta vicina al fumetto ma non lo ricalca, permettendo anche ai lettori di seguire uno show, almeno in qualche modo, nuovo.

Nell'esordio della seconda stagione i sopravvissuti sono sulla strada per Fort Benning, dove sperano di trovare rifugio e, magari, protezione militare. Inguaribili ottimisti. I problemi cominciano già sull’autostrada che è bloccata da automezzi abbandonati. Come se non bastasse, il camper di Dale va in panne. La sosta è obbligata e, per ingannare il tempo, il gruppo si mette subito a giocare a quello che in un mondo apocalittico sarebbe lo sport nazionale: lo sciacallaggio. Non che gli si possa rimproverare niente del genere e, per lo meno, le centinaia d’auto abbandonate contengono provviste, vestiti e scorte d’acqua. Per non parlare della possibilità di trovare i pezzi di ricambio per riparare il camper. Durante la pausa forzata scopriamo che Andrea non prova verso Dale la gratitudine che forse ci si aspettava, che Daryl non è un buzzurro senz’anima e che i morti viventi si muovono in branco. Ed è a questo punto che le cose si fanno movimentate; anche una volta che in non morti passano oltre: i nodi sembrano venire al pettine tra Lori e Shane – ed era ora! - e la piccola Sophia è dispersa. Il tutto condito da un “finale shock”.

Darabont ci lascia regalandoci un’ottima premiere, ci auguriamo che il suo erede sia in grado di mantenere il livello qualitativo impostato in questa prima puntata. La seconda stagione promette di essere davvero interessante...

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