The Walking Dead 11x24 "Riposa in pace", la recensione

La serie The Walking Dead si conclude con l'episodio 11x24, intitolato Riposa in pace, che saluta i fan con un arrivederci, non un addio

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Spoiler Alert

La recensione della puntata 11x24 di The Walking Dead, "Riposa in pace", disponibile su Disney+

Dopo ben 11 stagioni la serie The Walking Dead arriva al suo epilogo con l'episodio Riposa in pace, nonostante la conferma della produzione di vari spinoff limiti l'impatto emotivo di un addio che è solo un arrivederci.
La puntata scritta dalla showrunner Angela Kang, Corey Reed e Jim Barnes ha dei momenti più o meno riusciti, senza dimenticare di dare ai propri fan delle sequenze drammatiche in cui alcuni dei personaggi perdono la vita in modo cruento e sanguinoso.

Cosa accade in The Walking Dead 11x24 "Riposa in pace"

La puntata riprende la narrazione con l'orda di zombie che ha invaso il Commonwealth mentre Daryl (Norman Reedus) cerca di mettere in salvo Judith (Cailey Fleming), rimasta ferita da un colpo d'arma da fuoco sparato da Pamela Milton (Laila Robins).
Nel caos Jules (Alex Sgambati) viene divorata e Luke (Dan Fogler) viene morso gravemente, perdendo poi la vita accanto ai suoi amici. Nel frattempo Rosita (Christian Serratos), Gabriel (Seth Gilliam) ed Eugene (Josh McDermitt) trovano Coco e gli altri bambini, ma nella fuga la giovane si ritrova a lottare e viene morsa.
Tomi si occupa di Judith e la bambina svela a Daryl (Norman Reedus) e Carol (Melissa McBride) che Michonne (Danai Gurirra) è alla ricerca di Rick (Andrew Lincoln), credendo sia ancora vivo.
Mercer (Michael James Shaw), che è stato liberato da Princess (Paola Lazaro) e Max (Margot Bingham), viene messo alla guida della ribellione contro Pamela che ha deciso di non fare entrare i cittadini in fuga dagli zombie nella sua tenuta. Grazie alle parole di Daryl e Gabriel, la situazione si ribalta e l'ex leader del Commonwealth viene arrestata prima che Maggie (Lauren Cohan) e Negan (Jeffrey Dean Morgan) le sparino o la donna venga morsa da Lance, diventato uno zombie.
Il gruppo decide quindi di attirare gli zombie nella tenuta dei Milton, facendola poi esplodere e mettendo al sicuro la comunità.
Rosita perde poi la vita in modo pacifico mentre ha accanto Eugene e ha detto addio all'amata Coco. Negan si confronta con Maggie, chiedendole scusa per la morte di Glenn. I due personaggi, tuttavia, non riescono del tutto a superare il dolore causato in passato.
Dopo un salto temporale si scopre quindi che Ezekiel (Khary Payton) è diventato il nuovo governatore del Commonwealth, aiutato da Mercer e Carol. Eugene e Max hanno avuto una figlia e Negan si è allontanato dalla comunità. Daryl, invece, ha deciso di andare alla ricerca di Rick ed esplorare la "frontiera".
Le ultime sequenze della serie sono quindi dedicate a Rick e Michonne, mostrati mentre scrivono delle lettere alle persone che amano. L'ex sceriffo, inoltre, viene raggiunto da un elicottero della CRM, svelando quindi che lavora per l'organizzazione da cui non riesce a fuggire.

I momenti più riusciti

Il finale di The Walking Dead alterna momenti convincenti e altri abbastanza deludenti ma, nonostante riesca a concludere il racconto, non riesce a ottenere un grande impatto emotivo, in parte a causa della consapevolezza che la storia non si concluderà realmente, essendo in arrivo vari spin-off.
Tra i passaggi che riescono a lasciare il segno c'è l'addio di Luke, personaggio purtroppo non utilizzato in modo adeguato nelle ultime stagioni, che esce di scena ricordando le caratteristiche che lo avevano reso una parentesi positiva e solare all'interno del drammatico contesto post-apocalittico.
L'altra morte significativa, nonostante la sua importanza, assume delle caratteristiche certamente eroiche, tuttavia il tempo limitato a disposizione per condurre all'addio di Rosita limita di molto la capacità di giustificare la sua uscita di scena, con una serie di eventi piuttosto forzati alla base, e il suo impatto emotivo sugli altri protagonisti. Christian Serratos è comunque brava nell'interpretare la malinconica consapevolezza che Rosita non riuscirà mai a veder crescere sua figlia Coco.


La sorte non incerta dei protagonisti che torneranno con i prossimi show, e la consapevolezza che altri (come Judith o Coco) siano al sicuro da potenziali svolte drammatiche, non contribuisce a creare la tensione che permetterebbe di lasciare con il fiato sospeso i fan.

A conquistare è invece, ancora una volta, la bravura di Jeffrey Dean Morgan e Lauren Cohan che rendono le interazioni tra Negan e Maggie uno degli elementi più riusciti dell'intera puntata finale, evidenziandone la crescita personale e la capacità di affrontare i traumi e le ferite del passato.
Il loro dialogo finale è particolarmente significativo, soprattutto in vista del ritorno dei due personaggi in Dead City.

L'ultimo elemento promosso è la scelta di dire addio ai propri fan con lo sguardo speranzoso e rivolto al futuro di una nuova generazione che ha ancora un approccio positivo nei confronti della situazione delle comunità. La presenza di Rick e Michonne, invece, seppur prevedibile, contribuisce a concludere undici stagioni chiudendo il cerchio narrativo e provare a tenere alta l'attenzione degli spettatori in vista dei prossimi progetti della saga tratta dia fumetti di Robert Kirkman.

I punti deboli

L'undicesima stagione della serie fatica più del dovuto a convincere nella rappresentazione dello scontro finale con Pamela Milton e il Commonwealth. Dopo un'intera stagione ambientata al Commonwealth, il modo in cui la "villain" deve affrontare la dura realtà post-apocalittica risulta approssimativo e affrettato. Lo stesso può dirsi della soluzione per liberarsi dell'orda, passaggio piuttosto surreale e poco spettacolare.

Riposa in pace esagera inoltre con la retorica e con i messaggi da voler trasmettere, insistendo fino all'ultimo nel voler celebrare la capacità degli esseri umani di avere dentro di sé la bontà e la capacità di aiutare gli altri anche nei momenti difficili. L'atmosfera creata, nonostante gli squartamenti e le morti, diventa così troppo zuccherosa ed edulcorata, priva di quelle sfumature ciniche che aumenterebbero il grado di realismo del racconto e che, nei primi capitoli dell'adattamento dei fumetti di Robert Kirkman, era spesso centrale, soprattutto nel ribadire come nessuno fosse realmente al sicuro in un mondo apocalittico dove i morti hanno preso il sopravvento sui vivi, a prescindere dalle speranze individuali.

La sequenza dedicata a Rick e Michonne, inoltre, è fin troppo scollegata dal resto della narrazione e sembra un teaser della serie di cui sono protagonisti più che una parte essenziale del racconto.

Un arrivederci poco incisivo

L'addio a The Walking Dead conclude il racconto principale dell'universo televisivo tratto dall'opera di Kirkman con una puntata riuscita a metà che, nonostante gli intenti degli autori fossero diversi, sembra più un ponte per condurre ai vari spinoff che un epilogo.
La bravura di alcuni membri del cast tengono alto il livello del progetto fino alla fine, lasciando comunque la curiosità di scoprire in che modo si concluderà il racconto di alcuni dei personaggi più amati come Daryl, Negan e Maggie, e, ovviamente, Rick e Michonne.

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