The Walking Dead 11x21 - 11x23, la recensione

I tre episodi che precedono il finale della serie The Walking Dead, da 11x21 a 11x23, cercano di condurre gli spettatori allo scontro finale

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La recensione degli episodi dal 21 al 23 della stagione 11 di The Walking Dead, disponibili su Disney+

The Walking Dead si avvicina inesorabilmente al suo finale con tre episodi, 11x21 Avamposto 22, 11x22 Fede e 11x22 Famiglia, ideati per riportare i protagonisti nel Commonwealth, per proporre la resa dei conti anticipata a lungo dagli sceneggiatori e dagli interpreti della serie tratta dai fumetti di Robert Kirkman.

Gli eventi principali di 11x21 "Avamposto 22"

Maggie (Lauren Cohan), Rosita (Christian Serratos) e Gabriel (Seth Gillam) si risvegliano nel retro di un furgone e riescono a fuggire, venendo però separati. La leader di Hilltop si ritrova così da sola ad affrontare le proprie paure e ansie quando si imbatte in uno zombie molto giovane, situazione che la porta a pensare al figlio Hershel prima di imbattersi in Daryl (Norman Reedus) e Carol (Melissa McBride) che hanno scoperto che Connie (Lauren Ridloff) sta rischiando di essere trasportata in un luogo pericoloso. Insieme a Gabriel e Rosita, che li hanno raggiunti, agiscono e cercano di convincere un soldato del Commonwealth - con una scena in cui si ricorda come anche i "nemici" dei protagonisti siano esseri umani con una famiglia, una fede e il proprio desiderio di vivere in pace - a rivelare dove vengono portati i prigionieri. Negan (Jeffrey Dean Morgan) ed Ezekiel (Khary Payton), insieme ad altri sopavvissuti, si ritrovano alle prese con gli ordini del Commonwealth che ha deciso per loro un esilio e lavori forzati. L'ex leader dei Salvatori cerca in ogni modo di proteggere la moglie Annie (Medina Senghore), provando a coinvolgere Ezekiel, di cui ammette l'influenza e la capacità di ottenere la fiducia e l'attenzione dei membri della comunità. Rosita, nel frattempo, riesce a ottenere le indicazioni per raggiungere l'Avamposto 22, scoprendo così che il suo gruppo ha un motivo in più per cercare di vendicarsi sul Commonwealth: Alexandria è stata infatti trasformata in una "prigione" dove far lavorare i prigionieri.

La trama della puntata 11x22 "Fede"

La storia dell'episodio si sviluppa mostrando gli eventi ambientati nell'Avamposto 22 e nel Commonwealth, oltre a riportare in scena Luke (Dan Fogler) e Jules (Alex Sgambati), fuggiti da Oceanside perima dell'arrivo di Lance Hornsby, che trovano Lydia (Cassady McClincy), Aaron (Ross Maequand), Jerry (Cooper Andrews) ed Elijah (Okea Eme-Akwari). Il gruppo deve però sfruttare le tecniche dei Sussurratori per muoversi all'interno di un'orda di zombie sfuggendo al controllo dei militari del Commonwealth.

Il team di Daryl, invece, si divide per entrare in azione e provare a liberare i loro amici, ritrovare i bambini e riprendere il controllo su Alexandria.
Negan, nel frattempo, viene scoperto mentre riceve delle informazioni con cui potrabbe organizzare la ribellione, venendo messo in difficoltà quando le guardie usano il suo amore per Annie per provare a convincerlo a tradire i suoi amici.
Ezekiel sembra provare ancora rancore nei confronti dell'ex nemico, ma nel momento di maggior pericolo decide di entrare in azione reagendo ai soprusi. Rosita, nel frattempo, è alla disperata ricerca della figlia.
Ta le mura del Commonwealth si svolge il processo a Eugene e Yumiko, nonostante porti in tribunale le giuste movivazioni, si rende conto che nulla potrebbe cambiare lo scontato verdetto, dovendo quindi rivolgersi a Mercer nel tentativo di ottenere aiuto.

Cosa accade nell'episodio 11x23 "Famiglia"

Il penultimo episodio ricompatta le varie parti della storia mostrando il ritorno del gruppo guidato da Maggie, Daryl e Carol nel Commonwealth, dove Mercer cerca di aiutare ad agire per far concludere il regno di Pamela Milton. Tra i "ribelli" c'è anche Judith, convinta che sia suo dovere essere coinvolta per rendere onore agli sforzi compiuti dal padre Rick e dal fratello Carl per costruire un futuro migliore. A rendere complicata la loro missione è però proprio la governatrice che sospetta stia per accadere qualcosa, ma sottovalutando il pericolo rappresentato dall'orda di zombie che, purtroppo, attaccano anche Lydia mentre cerca di aiutare Elijiah a mettersi in salvo all'interno di una roulotte. La ragazza viene così morsa a un braccio e Aaron e Jerry sono costretti ad amputare l'arto.
Anche nel Commonwealth si vivono momenti drammatici quando Pamela spara contro i suoi nemici, ferendo la piccola Judith.

Una corsa verso il finale piena di eventi ed emozioni

I tre capitoli che precedono il finale della serie The Walking Dead riescono, seppur con qualche difficoltà, a trovare un espediente narrativo con cui riprendere tutte le sottotrame e riunirle il più possibile. Il tentativo funziona, anche se sottolinea come l'ultima stagione del progetto tratto dai fumetti di Robert Kirkman abbia pagato, più del dovuto, il prezzo del gran numero di personaggi introdotti nella storia, non avendo il tempo a disposizione per dare spessore alla storia di ognuno di loro. A farne maggiormente le spese sono alcuni degli ultimi arrivi tra le fila dei sopravvissuti, come Princess o gli abitanti di Oceanside. Con una sola puntata ancora a disposizione, inoltre, c'è veramente ancora molto attualmente lasciato in sospeso che deve trovare un suo epilogo, come la ricerca di Jerry o la situazione complicata di Mercer, senza dimenticare che la storia è stata messa in pausa con i protagonisti impegnati a lottare un numero impressionante di zombie. Parlando di non morti sarà interessante scoprire se verrà condiviso qualche dettaglio in più riguardante il motivo per cui esistono delle varianti "intelligenti" in grado di compiere azioni come scalare le recinzioni o prendere in mano oggetti.
Difficile, inoltre, capire realmente la logica di far allontanare dal Commonwealth molti protagonisti per poi farli ritornare sui propri passi nel giro di una manciata di puntate.

A livello emotivo la narrazione riesce comunque a raggiungere il suo obiettivo sfruttando bene l'affetto che ormai gli spettatori provano per presenze "storiche" come Daryl, messo duramente alla prova in più momenti quando il destino delle persone a cui tiene sembra molto incerto, Negan nella versione inedita di futuro padre che sembra essere stata ideata per gettare le basi per lo spinoff, Maggie e i suoi sensi di colpa, o le capacità della giovane interprete di Lydia nel portare in scena una ragazza segnata dai drammatici eventi vissuti che riesce comunque a trovare la forza di amare e pensare agli altri nei momenti di difficoltà.

Dopo undici stagioni, inoltre, The Walking Dead è ormai in grado di offrire a livello visivo una realtà ben costruita che rispecchia i contrasti esistenti tra i vari approcci all'apocalisse, tra spazi vivi e ricchi di dettagli e altri decadenti e cupi, sfruttando la presenza di comunità come quelle di Alexandria e del Commonwealth, dove la vita cerca di riprendere riallacciando i rapporti con la normalità che esisteva nel passato, e la natura selvaggia, i tunnel oscuri e pieni di pericoli dove la morte è in agguato, e spazi ampi dove sono proprio gli zombie ad avere il controllo.

La showrunner Angela Kang e i produttori hanno più volte ribadito che la puntata finale di The Walking Dead non è stata ideata pensando agli spinoff che verranno realizzati, ma per dare un epilogo soddisfacente alla storia. Dopo la visione dei tre capitoli che precedono la parola fine, tuttavia, il compito degli autori sembra particolarmente complesso e difficilmente si potrà assistere a un addio davvero esaustivo e soddisfacente per tutti. La consapevolezza che ci sarà modo per proseguire il racconto in altri modi, tuttavia, potrebbe mitigare la possibile insoddisfazione dei fan che dovranno attendere solo qualche mese prima di rivedere alcuni dei propri beniamini in azione, impegnati ancora una volta nella lotta per la sopravvivenza.

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