The Walking Dead 11x01-02 "Acheron Part I e Part II": la recensione in anteprima

L'undicesima stagione di The Walking Dead prende il via con un doppio episodio che introduce nuovi pericoli e personaggi

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Dopo undici stagioni The Walking Dead sta per concludersi e gli sceneggiatori sembrano intenzionati a far uscire di scena la serie che ha portato al successo sul piccolo schermo il mondo creato da Robert Kirkman riportando la storia ai livelli di tensione e sorprese che avevano caratterizzato i primi capitoli della storia di Rick Grimes e degli altri sopravvissuti, come sembrano dimostrare i primi due episodi intitolati Acheron Part I e Part II.

Sul piccolo schermo si assiste in parallelo a quanto accade a due gruppi di protagonisti: Maggie decide di guidare un team, composto anche da Negan e Daryl, per andare alla ricerca di cibo e cercare di mantenere la comunità di Alexandria durante il periodo necessario a rialzarsi dopo la distruzione causata dai Sussurratori; mentre Eugene, Ezekiel, Kumiko e Princess affrontano un interrogatorio e cercano di capire le intenzioni dell'organizzazione che li ha presi in custodia.

Dopo i primi minuti pieni di tensione ideati per ricordare quanto sia ora difficile trovare delle scorte di cibo e materiali in un mondo post-apocalittico, l'atmosfera delle due puntate si basa prevalentemente sul confronto mentale che caratterizza le difficoltà che devono affrontare i protagonisti. Da una parte ci sono Maggie (Lauren Cohan) e Negan (Jeffrey Dean Morgan) con il loro conto in sospeso che alimenta dubbi e timori anche in chi li circonda e deve capire quale persona considerare il leader da seguire in un momento di difficoltà, dall'altra c'è il processo a cui vengono sottoposti Eugene (Josh McDermitt) e i suoi compagni di viaggio per capire se siano "meritevoli" di avvicinarsi a una nuova comunità.
La parte del racconto ambientata negli spazi della metropolitana, come prevedibile, sfrutta maggiormente i rischi immediati di perdere la vita a causa della presenza degli zombie e di una minaccia che si potrebbe nascondere nei tunnel e dietro ogni angolo, mentre la seconda sfrutta prevalentemente le manipolazioni mentali e le ansie interiori per mantenere alta la tensione, non sempre riuscendoci, pur facendo emergere in modo più deciso la personalità di ogni membro del gruppo messo alla prova nel tentativo di capire con chi si ha realmente a che fare.

I fan, dopo gli episodi bonus della decima stagione, si attendevano un'interazione significativa tra Negan e Maggie e gli sceneggiatori hanno decisamente accontentato questo loro desiderio sfruttando in modo intelligente la bravura di Morgan, ormai a suo agio nella complessità dell'ex leader dei Salvatori tra sensi di colpa legati al passato e la consapevolezza che il suo contributo alla lotta contro i Sussurratori potrebbe comunque non aiutarlo nel suo tentativo di ritagliarsi un ruolo nella comunità di Alexandria. Lo spazio dato a Daryl, inoltre, aiuta gli spettatori a ricordare l'orrore che caratterizza la lotta per la sopravvivenza e il susseguirsi degli eventi sottolinea come le persone abbiano dovuto trovare dei modi per affrontare i terrificanti eventi a cui assistono ogni giorno, venendo spesso obbligati a sacrificare parte della propria umanità. Dopo undici stagioni è piuttosto facile dimenticarsi che i personaggi hanno vissuto in prima persona lo scoppio dell'apocalisse zombie e ricordano ancora come era il mondo prima del virus, e gli sceneggiatori hanno inserito qualche elemento e indizio utile a riportare alla mente il senso di caos, disperazione e disorientamento di quel periodo di passaggio. Norman Reedus è bravo nel gestire la sua interpretazione in due puntate in cui trascorre molto tempo da solo e le sfumature che caratterizzano Daryl rendono la sua presenza all'interno di un gruppo molto diviso piuttosto interessante e potenzialmente imprevedibile. Come spesso accade in The Walking Dead, gli altri personaggi coinvolti nella narrazione vengono usati come semplice contorno e strumento utile a far evolvere la storia dei protagonisti, tuttavia è piuttosto intrigante osservare le conseguenze delle parole di un ex villain come Negan e di come il confine tra il bene e il male diventi sempre più sfumato nella lotta alla sopravvivenza.

Il racconto con al centro il gruppo guidato da Eugene riesce invece a mettere finalmente in primo piano un personaggio come Kumiko, affidato all'attrice Eleanor Matsuura, e a introdurre nuovi volti che saranno delle presenze chiave in questo ultimo capitolo della storia. La regia dei momenti ambientati nel Commonwealth cura in modo attento il progressivo senso di incertezza provato dai "prigionieri" e, anche se il ritmo della doppia première non sia particolarmente scorrevole a causa dell'alternarsi delle due storie, il percorso che conduce al cliffhanger con cui si conclude Acheron Part II è ben costruito.

The Walking Dead prova a riconquistare l'attenzione dei propri fan con una doppia puntata, in arrivo il 23 agosto grazie a Star su Disney+, non priva di passaggi a vuoto dal punto di vista narrativo, ma comunque coinvolgente e che fa ben sperare per il livello che verrà raggiunto dall'ultima stagione che avrà il difficile compito di rispondere a molte domande rimaste in sospeso e concludere in modo soddisfacente la storia dei personaggi che non saranno al centro dei progetti spinoff.

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