The Village 1x01 "Pilot": la recensione
La nostra recensione dell'episodio pilota di The Village, la nuova commovente serie della NBC creata da Mike Daniels
Magari nella madre single, in sua figlia adolescente incinta, nel rustico e divertente anziano italiano, nell'assistente sociale a cui viene diagnosticato un cancro, nella rifugiata madre single con problemi di immigrazione e nel veterano di guerra con una gamba sola ci sono molti cliché, ma questo eclettico insieme promette comunque di emozionare e regalare sensazioni uniche, perché questo - dopotutto - è ciò che fanno le serie che rientrano in questo nuovo genere, non distraggono con l'azione e con la risoluzione di un omicidio, né distolgono l'attenzione con sorprendenti ed inaspettate rivelazioni, anche se questo primo episodio riserva oggettivamente qualche colpo di scena, ma tendono a concentrarsi sull'esperienza umana, sulle semplici o complesse esperienze di vita dei protagonisti che raccontano, a volte con maggiore, altre con minore successo.
Nel caso di The Village alcuni personaggi spiccano più di altri, come per esempio Dominic Chianese, che nonostante i suoi 88 anni o forse proprio per quello, ruba la scena a chiunque gli graviti attorno o come Lorraine Toussaint, nella parte dell'assistente sociale di nome Patricia, che si precipita ad aiutare l'amica Ava (Moran Atias) una rifugiata iraniana, quando viene portata via dagli ufficiali dell'immigrazione, accusata di aver falsificato il suo visto.Come è chiaro che la commozione è la nuova parola d'ordine nel mondo delle serie TV, è altrettanto evidente che il rischio che show come questo eccedano è alle porte, sopratutto con un insieme così poco casuale di storie toccanti che rischia potenzialmente di ottenere l'effetto opposto. La riunione del veterano con il cane che gli ha salvato la vita in guerra, in un attacco in cui entrambi hanno perso una gamba, la donna che si occupa di tutti prima che di se stessa ed il gruppo di anziani che riesce a farsi aprire il parco divertimenti di Coney Island solo per celebrare il ricordo del loro compagno di avventure morto da poco, sono solo alcuni dei momenti che spiccano in questo pilot, ma sono anche evidentemente scritti con lo scopo di colpire al cuore ed il rischio che tutta questa sovrabbondanza di sentimenti diventi un esercizio di stile, e non più la rappresentazione di una "vera" emozione, non è da sottovalutare.
Allo stesso modo avere un cast così ricco può rischiari di far disperdere l'attenzione del pubblico, distratto a ricordare quale sia il dramma vissuto da questo o quell'inquilino e non concentrato su ciò che davvero conta, ma questo è qualcosa che potrà essere valutato solo nelle puntate che seguiranno. L'episodio pilota di The Village, nel complesso, fa un buon lavoro nel riuscire a mantenere tutte le storyline sotto controllo con così tanti personaggi da presentare e è evidente che ha materiale sufficiente a tenere impegnati i potenziali fan per molto più dei soli 10 episodi di cui è composta questa prima stagione.Le potenzialità, se non siete già stufi del genere, ci sono, i buoni sentimenti abbondano, ma soprattutto - l'idea che in una giungla urbana come la città di New York - esista un luogo in cui un gruppo di sconosciuti si è trasformato in una poliedrica famiglia, è quasi consolante.
The Village va in onda negli Stati Uniti ogni martedì sulla NBC.