The Valiant #1, la recensione

Abbiamo recensito per voi The Valiant #1, albo scritto da Jeff Lemire e Matt Kidt per i disegni di Paolo Rivera che ha fatto il tutto esaurito negli States

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Abbiamo avuto il piacere di leggere il numero d'esordio dell'attesissima miniserie: The Valiant, albo alla sua seconda edizione che ha fatto il tutto esaurito negli States con una tiratura di oltre 22.000 copie. È la conferma del ritrovato favore del pubblico intorno a una casa editrice e al suo patrimonio editoriale rinati dalle proprie ceneri come la fenice, dopo il rilancio di quasi tre anni fa, seguito al tracollo del 2004 da parte della Acclaim Entertainment che ne possedeva i diritti. Quella triste parentesi è decisamente alle spalle e il successo di oggi ne è testimone.

La saga è stata annunciata come un momento cruciale della continuity presente e futura del Valiant Universe e lo dimostra la caratura del team creativo a cui è stata affidata. The Valiant infatti, non solo chiama in causa alcuni dei personaggi più carismatici di questo vasto immaginario supereroistico, ma anche alcuni degli autori di comics attualmente sulla cresta dell'onda: Jeff Lemire e Matt Kindt ai testi, Paolo Rivera ai disegni.

Il primo episodio dei quattro complessivi introduce due dei personaggi chiave, Gilad, l'Eterno Guerriero e Blodshoot, ma incontriamo altri due elementi molto conosciuti: Armstrong (fratello di Gilad) e Aric di Dacia alias X-O Manowar. Le prime tavole raccontano il compito gravoso, costellato da continui fallimenti, dell'Eterno Guerriero lungo i millenni, attraversando alcuni miti della nostra civiltà. Egli ora è chiamato alla prova decisiva per la protezione del Geomante, il guardiano della Terra, reincarnato nella giovane e attraente Kay. Per difenderla dal Nemico Immortale e scongiurare un ennesimo fallimento, Gilad ha bisogno dell'aiuto di altri valorosi guerrieri e al suo appello rispondono, al termine di questo capitolo, proprio la macchina da guerra Bloodshot e l'invincibile X-O Manowar.

Di norma con debutti tanto attesi che coinvolgono autori di questo calibro, si avanzerebbe un po' di prudenza e neutralità sul giudizio dell'opera, adducendo la scusante dell'intreccio solo presentato e ancora da sviscerare. Lemire e Kindt ci risparmiano questo imbarazzo. The Valiant #1 è un esplosione di energia, azione e pathos, sorretti da un'eccellente prestazione di Rivera anche in campo cromatico. Un volo narrativo a picco nel passato per poi riemergere d'un balzo ai giorni nostri, con impeccabile ritmo e una misura invidiabile nel condensare in così breve spazio la nuova trama, legandola ai lunghi trascorsi.

L'elegante spillato con copertina rigida, arricchito da 12 pagine extra tra cui una breve legenda dei soggetti principali e alcune bozze commentate dell'artista, è un piccolo gioiellino che non vediamo l'ora di vedere presto in Italia, curiosi dell'edizione che gli riserverà Panini Comics.

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