The Twilight Zone 1x04 "A Traveler": la recensione
Nel quarto episodio di The Twilight Zone vediamo Steven Yeun interpretare un misterioso viaggiatore: la recensione della puntata
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Vigilia di Natale. Ci troviamo nella cittadina di Iglaak in Alaska. Il capitano Lane Pendleton (Greg Kinnear), egocentrico e presuntuoso, vuole ripetere anche per quest'anno la tradizione della "grazia" ad un uomo detenuto al commissariato (futili motivi, è solo il gesto autocelebrativo che conta). L'agente Yuka (Marika Sila), più rigida e seriosa sul lavoro, sopporta con difficoltà gli atteggiamenti del capitano. La tranquilla serata viene turbata da un uomo elegante che appare senza spiegazione in una delle celle. Sostiene di essere un ammiratore del capitano Pendleton, si presenta come A. Traveler (Steven Yeun), è affabile e cortese. Ma ovviamente tutto ciò è preludio ad eventi sconvolgenti perché, come ci ricorda Jordan Peele, ci troviamo – pausa drammatica – nella zona ai confini della realtà.
Ed è proprio nel lento accumularsi di situazioni e informazioni che emergono i limiti di questo episodio di The Twilight Zone. Che non è incisivo quanto la storia permetterebbe, che dura troppo, o che forse non riesce a gestire un ritmo in crescita. Il tradizionale prologo che si chiude con l'apparizione di Jordan Peele arriva dopo più di dieci minuti, e così ogni passo successivo verso il disagio viene rimandato oltre il necessario, diluendo il senso di angoscia. I personaggi, come da tradizione, sono un po' antipatici, figure essenzialmente funzionali al tema del racconto. Eppure, più l'intreccio viene dilungato, più quelle figure assumono un'importanza che non riescono a sostenere. È il caso del capitano Pendleton, che accumula una serie di reazioni incomprensibili, o dello stesso viaggiatore misterioso.