The Steams 2, la recensione
Abbiamo recensito per voi il secondo numero di The Steams, edito da Noise Press
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
La sensuale copertina di Pasquale Qualano ci introduce a Wonder Who, storia scritta da Massimiliano Grotti, Luca Frigerio e disegnata da Davide Pandozy. Abbiamo già fatto la conoscenza di Caitlin Ward, nobile e affascinante spia al servizio del governo britannico da poco entrata in possesso dell'ingente eredità del compianto marito, l'agente Lord Samuel Ward. Richiamata a Londra dal direttore del Secret Intelligence Service, Lord Lyttelton, Caitlin deve indagare su una misteriosa creatura che vaga per le strade della capitale inglese lasciando dietro di sé una scia di sangue e morte. In questa missione è affiancata da Wymond, un consulente del S.I.S. dalle abilità di tecnomago e di lettura psichica.
Davide Pandozy sostituisce Umberto Giampà al tavolo da disegno, e la differenza di stile tra i due artisti è evidente: molto più realistico e ricco di dettagli il secondo, più cartoonesco il primo, che preferisce giocare maggiormente con ritratti espressivi e sequenze caratterizzate da uno stroytelling dinamico, incalzante e serrato.
Azarov è il classico antieroe, un duro dal cuore d’oro che sembra nutrire un profondo amore per la figlia di Clint, Scarlet, relazione che lo spinge a seguire il suo “futuro” suocero nelle situazioni più assurde. La poca originalità del personaggio viene bilanciata, però, da una trama fluida, uno sviluppo decisamente più lineare rispetto alla storia precedente e dai toni più leggeri. Il tutto è reso ulteriormente più accattivante dallo stile cartoonesco di Cosentino, bravo a trasmettere la giusta tensione emotiva che pervade queste pagine.
Giunti al termine della lettura, la sensazione è quella di poter sciogliere positivamente il giudizio su questa testata che, grazie a un secondo numero ben realizzato, mette a fuoco le coordinate stilistiche dei due titoli e riesce a generare il giusto interesse relativamente al loro prosieguo. Entrambi sono riconducibili al filone steampunk, ma declinati in maniera diversa, cosa che rende più eterogenea una lettura capace di ampliare la propria platea di pubblico.
Piccole migliorie anche nel formato dell'albo (come il logo lucido in sovrimpressione), a conferma di una realtà solida e in continua crescita.