The Society (prima stagione): la recensione
La recensione di The Society, la serie di Netflix ambientata in una città in cui scompaiono tutti gli adulti
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I ragazzi protagonisti – liceali che, come da tradizione teen-drama, dimostrano molti più anni di quelli che dovrebbero avere – si ritrovano in una città senza adulti. C'è un mistero da risolvere quindi, ma soprattutto c'è la necessità di sopravvivere. Superato un brevissimo momento di sbandamento, provano ad organizzarsi, guidati dalla mano attenta di Cassandra (Rachel Keller). Grande importanza viene riservata però alla sorella minore di quest'ultima, Allie (Kathryn Newton), anche lei chiamata ad assumersi le proprie responsabilità nella situazione. Ci sono personaggi che remano contro la civile convivenza, altri che cercano di trovare un nuovo equilibrio, ma tutti loro dovranno necessariamente reinventarsi in questa situazione surreale.
Nei primi episodi The Society procede a vista, getta qualche spunto narrativo poco interessante, è davvero solo un teen-drama nel quale sembra che gli adulti non esistano (quindi un teen-drama normale). In realtà però la chiusura del terzo episodio sovverte un elemento chiave dell'intreccio, e tutto subisce un'interessante accelerazione. Il mondo della serie viene proiettato brutalmente nel contesto in cui si trovava già da un po', e tutti i protagonisti realizzano che da quel momento in poi non si torna indietro. Ci saranno scelte difficili, schieramenti, tradimenti, e tutto viene fuori in modo coinvolgente. Ci sono personaggi che è divertente poter odiare, come Lexie o Campbell, o altri più simpatici, come Sam.