The Shannara Chronicles 1x08, "Utopia": la recensione
Episodio mediocre per The Shannara Chronicles, che rischia di far perdere mordente alla trama a ridosso del gran finale
In questo variopinto contesto di dubbio gusto, Eretria (Ivana Baquero) viene venduta dai cacciatori di elfi al capo della comunità, Tye (Josh McKenzie) e affidata a cure mediche più progredite di quelle attualmente in voga nel resto delle Quattro Terre. Alla sua pronta guarigione segue un party popolato di umani addobbati in stile country-hipster, allietato dalla visione condivisa di una puntata di Star Trek. La giovane nomade, complice un discorso sul libero arbitrio imbastito dal suo nuovo amicone Tye, sembra trovarsi così a proprio agio in questa rustica - ma non troppo - comune da rifiutare, in un primo momento, l'aiuto offertole da Amberle (Poppy Drayton) e Wil (Austin Butler), giunti sul posto grazie alle indicazioni del redivivo Cephalo (James Remar).
Non appassiona, non spaventa e non conquista neppure a livello visivo questo scialbo episodio che, a due puntate dalla conclusione della stagione, rappresenta una frenata brusca e difficilmente recuperabile. A coronamento della mediocrità di Utopia interviene l'altra storyline di The Shannara Chronicles, quella ambientata tra le mura del palazzo reale; non basta il carisma di Manu Bennett a risollevare i pochi dialoghi frammentari con Bandon (Marcus Vanco) e con il neo-monarca Ander (Aaron Jakubenko), quest'ultimo gravato dal doppio lutto subìto e preda dei fumi dell'alcol. Anche il dolore filiale e fraterno viene sminuito dall'approssimazione sceneggiatoriale di Utopia, che sembra voler riempire i suoi minuti di rito con molte parole e pochi fatti. Peccato, perché a ridosso del gran finale, si iniziano a tirare le fila dell'intera serie, e ogni fotogramma è sacro. Speriamo che il passo falso di questa settimana venga, in qualche modo, precipitato nell'oblio da due puntate che, per garantire la promozione - sebbene non a pieni voti - della serie di MTV, dovranno essere pressoché impeccabili.