The Shannara Chronicles 1x07, "Breakline": la recensione
Più pregi che difetti nel nuovo episodio di Shannara, che vede lutti importanti e accenni sentimentali non convenzionali
La storyline dei fratelli Ander (Aaron Jakubenko) e Arion (Dan MacPherson) veleggia verso la catastrofe quando il falso re Eventine (John Rhys-Davies) li invia dritti dritti tra le braccia del Dagda Mor (Jed Brophy) che, armato dai propri stessi nemici, ingaggia un combattimento in cui rivela, come vuole l'usanza di ogni villain che si rispetti, le proprie precedenti macchinazioni. La morte di Arion infligge un duro colpo non solo al fratello che vi assiste impotente, ma anche al morale degli spettatori che, nell'episodio della settimana scorsa, hanno avuto modo di scorgere del potenziale davvero accattivante sotto la maschera di ottusità del principe guerrafondaio. Se si potessero, per assurdo, riequilibrare i pesi delle singole linee narrative all'interno del grande intreccio di The Shannara Chronicles, chiederemmo un approfondimento maggiore sui principi elfici, come anche sul buon Allanon (Manu Bennett), che in questa puntata compare solo per pochi - benché risolutivi - momenti.
Amberle ed Eretria sono il veicolo che The Shannara Chronicles sta sperimentando per far ascendere il proprio pubblicoAltrettanto interessanti risultano le crescenti allusioni a un'età antica, antecedente la cosiddetta grande guerra e, quindi, a noi contemporanea, come acuto risulta il riferimento - solo apparentemente ingenuo - a trecce, pigiama party e chiacchiere tra amiche che costituirebbe l'ossigeno di un qualsiasi teen drama di MTV. Ma The Shannara Chronicles punta a essere ben più di questo, e non solo per il contesto fantasy in cui la sua storia è calata, ma soprattutto per il respiro umano più ampio e alto rispetto a un tipico target adolescenziale: benché anagraficamente appartenenti a un'età in cui ci si dovrebbe divertire, almeno secondo i dettami cinematografici e televisivi, Amberle ed Eretria sono il veicolo che The Shannara Chronicles sta sperimentando per far ascendere il proprio pubblico, prevalentemente teen, a un livello diverso - almeno nelle intenzioni - strizzando persino l'occhio alla fetta più nerd dei propri fan con una piccolo, azzeccatissimo accenno a Dungeons & Dragons.