The Shannara Chronicles 1x01/1x02 "Chosen": la recensione
La nostra recensione dei doppio pilot di The Shannara Chronicles, in arrivo su Sky Atlantic il 15 gennaio
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In un mondo fantasy che presto identificheremo come post-apocalittico, la pace delle Quattro Terre viene messa in pericolo dalla minaccia del ritorno dei demoni dalla magica prigione nella quale erano stati intrappolati. L'albero sacro degli elfi che con la sua energia teneva in catene le malefiche creature sta morendo. Ad ogni foglia che tocca terra un nuovo mostro torna dalla prigionia. Avvertito il pericolo, il druido Allanon, che molti davano per scomparso, torna dal suo sonno decennale per aiutare le pacifiche razze a difendersi. Mentre la principessa elfica Amberle (Poppy Drayton) riceve minacciose visioni dal futuro, il druido si mette in contatto con Wil (Austin Butler), mezzoelfo sulle cui giovani e inesperte spalle graverebbe il peso della salvezza di tutti.
The Shannara Chronicles è un prodotto fin da subito orientato ad un pubblico più teen, compatibilmente con le esigenze del suo networkEcco quindi che gli eventi narrati nel primo libro vengono inglobati dalla mitologia interna alla serie, insieme a mitici e più lontani eventi quali la Guerra delle razze, di cui sentiamo solo parlare intuendone l'importanza. La comprensione della storia non ne risente, anzi vive in più momenti di questi riferimenti ai tempi che furono, istanti sparsi qua e là che, insieme ai richiami di Allanon a Shea, il padre di Wil che fu l'eroe dimenticato della guerra di trent'anni prima, allargano il respiro della storia.
Che non sarebbe necessariamente un male, se non fosse che la serie di Alfred Gough e Miles Millar (il duo dietro Smallville) racconta tutto questo scenario con una serie di banalizzazioni e semplificazioni eccessive. Scorciatoie narrative che stridono molto con la bella ricostruzione degli ambienti e gli scenari diversificati (siamo lontani dalla pochezza di progetti come La spada della verità) e abbassano inevitabilmente il livello generale. Gli spostamenti, soprattutto quelli di Allanon, da un luogo all'altro avvengono troppo rapidamente, e gli incontri, quelli tra i due protagonisti e la nomade Eretria (Ivana Baquero), avvengono più per necessità del racconto che secondo logica.
Molto sottotono il trio di giovani protagonisti, più convincenti i due volti più noti del cast: Manu Bennett (Spartacus) e John Rhys-Davies (fa un certo effetto vederlo passare da nano a elfo). Il triste binomio tra caratterizzazioni superficiali - sembra si sia fatto di tutto per prosciugare le sfumature dei personaggi, e anche quando queste ci sono, come nel caso di Eretria, non sono mai interessanti - e dialoghi piatti conclude il quadro.