The Romanoffs 1x03 "The House of Special Purpose": la recensione
Le nostre impressioni sul terzo episodio stagionale di The Romanoffs
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
La protagonista della storia è Olivia, che arriva sul set di una miniserie per interpretare il ruolo di Alexandra Romanoff. La accolgono una troupe e una crew distratte e per nulla interessate alle richieste, anche sensate, della professionista. In particolare hanno un impatto su di lei la scontrosa regista Jacqueline e l'interprete di Rasputin, Samuel (Jack Huston). Dopo un primo approccio deludente al lavoro, per Olivia le esperienze da dimenticare si moltiplicano, così come i piani della realtà. Subentra un elemento surreale, quando non orrorifico, e diventa difficile distinguere tra sogno e realtà.
Il resto è polanskiano nel senso più classico e già visto del termine. C'è il set, il gioco delle parti, i ruoli che si confondono, il rapporto tra carnefice e vittima che funziona a fasi alterne e dipende dal contesto. Ma la visione di tutto questo è confusa e mai ficcante nelle emozioni che vorrebbe trasmettere, come ansia o paranoia. C'è la perdita dell'identità e la spersonalizzazione che genera caos. Una perdita dell'identità che qui sembra dipendere anche dalla mancanza di professionalità e da un clima avvelenato – c'è anche un momento di abuso fisico che viene minimizzato. Nulla che anche in tempi recenti non sia già stato ripreso (ci vengono in mente Olivier Assayas o Sion Sono) e con risultati molto migliori.