On the Road, la recensione

On the Road, la reinterpretazione a fumetti del celebre romanzo di Jack Kerouac, è stata raccolta in un volume Disney Limited Deluxe Edition...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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La Disney sta sperimentando nuovi sentieri e tra le sorprese degli ultimi anni ci sono stati gli adattamenti a fumetti di alcune storie con caratteristiche tutt'altro che disneyane, come Dracula di Bram Stoker o Dottor Jekyll e Mr. Hyde di Robert Louis Stevenson. A differenza di parodie fatte nei decenni passati, queste riscritture sono riuscite a mantenere i toni cupi e le atmosfere gotiche dei romanzi originali, pur trovando una chiave di lettura coerente con lo stile che contraddistingue il fumetto Disney.

Questo allargamento di orizzonti raggiunge un nuovo confine con On the Road, rivisitazione di Sulla Strada di Jack Kerouac, romanzo portabandiera della beat generation negli anni '50. I protagonisti della storia originale vivevano un viaggio caratterizzato da libertà sessuale, droghe e altri elementi difficilmente replicabili in un fumetto Disney. Appena annunciata la storia, il timore principale era di trovare una versione all'acqua di rose del celebre racconto, ma una volta terminata la lettura questa sensazione è del tutto scomparsa. Il motivo è presto spiegato: come hanno raccontato i due autori nello showcase a Lucca Comics 2015, l'operazione è iniziata mettendo al centro del racconto i due fattori principali del libro di Kerouac, il viaggio e l'amicizia.

Per una volta Pippo è il "saggio" della situazione, il più adatto a interpretare uno spirito libero abituato ad adattarsi a nuove situazioni e vivere alla giornata. Topolino invece viaggia al suo fianco, pronto a imparare com'è fatto il mondo lontano dal suo tavolo da lavoro; è infatti uno sfortunato scrittore che fatica a trovare un editore interessato a pubblicare i suoi libri, disposto ad accettare un lavoro come fattorino per il quale dovrà attraversare gli Stati Uniti per consegnare due rotoli di carta per rotative. Purtroppo Topolino in breve tempo subisce un furto e non ha più un soldo, perciò per raggiungere la sua destinazione è costretto a seguire Pippo, salendo di nascosto su treni merci e facendo l'autostop; così facendo ha però l'opportunità di vivere il viaggio in un modo del tutto nuovo, che lo porta a vedere panorami mozzafiato e vivere esperienze entusiasmanti.

L'equilibrio trovato da Fausto Vitaliano nella narrazione è preciso, era un'impresa coniugare questi universi narrativi così differenti, eppure in questo fumetto si trovano gli elementi del canone disneyano e si respirano le atmosfere del romanzo di Kerouac. Inoltre sorprende il messaggio finale, perfetto per entrambi gli universi narrativi, in cui Topolino capisce come vuole condurre la propria vita, ignorando le imposizioni della società per esprimere appieno la sua vera identità. L'unico appunto che si può fare alla sceneggiatura è qualche passaggio troppo rapido e una risoluzione forse sbrigativa, entrambi limiti probabilmente legati alle esigenze di spazio del settimanale su cui la storia è stata pubblicata in origine.

Le tavole di Paolo Mottura impreziosiscono la storia con gli accurati paesaggi e le inquadrature dinamiche che si incontrano durante la lettura. Degna di nota anche la caratterizzazione grafica di Pippo, più smaliziato e intraprendente della sua versione classica, che grazie a un ciuffo disordinato e a delle spalle un po' più larghe ha un aspetto dal quale traspare il suo atteggiamento nei confronti della vita. In questo volume Disney Limited Deluxe Edition ci si perde ad osservare i dettagli delle illustrazioni pittoriche del disegnatore, veri e propri quadri che testimoniano il suo talento ancor più di quanto già non traspaia dalle vignette.

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