The Resident 1×10 “Haunted”: la recensione
La nostra recensione del decimo episodio di The Resident intitolato Haunted
Il senso di colpa aleggia come una spada di Damocle sul capo di tutti, eccetto - come era prevedibile - proprio di Lane la quale, ben lungi dall'essere devastata da una morte che lei stessa, come sappiamo, ha causato, si sta preparando a difendersi dagli attacchi dei suoi colleghi tessendo una ragnatela di bugie e soprattutto trovando un alleato nel dottor Bell il quale, non meno ingenuamente degli altri, cade nella sua trappola lasciandosi sedurre dalla sua collega, probabilmente lusingato dalle sue attenzioni e creando con lei una coalizione che sarà molto difficile sconfiggere, non solo per i nostri eroi, ma probabilmente anche per la dirigenza stessa del Park Memorial.
L'idea che una professionista della sua levatura possa finire la propria carriera con il rischio di essere additata come una pazza, soprattutto considerato il genere di medici con cui il dottor Hawkins ha quotidianamente a che fare, lo atterrisce completamente e così Conrad cerca di fare di tutto per trovare una spiegazione fisiologica alle allucinazioni della Jacoby, come se il guarirla potesse in un certo senso liberarlo dal suo stesso senso di colpa per la morte di Lily.
Come alla fine si scoprirà, le ragioni di quelle apparizioni saranno davvero psicologiche e Conrad si vedrà costretto a dare alla sua mentore il consiglio che lui stesso dovrebbe ascoltare, quello cioè di non farsi divorare dai sensi di colpa, sperando che, nella loro carriera di medici, potranno avere l'opportunità di fare più del bene che del male.
Sebbene in maniera non troppo palesata, The Resident affronta in sostanza in questo episodio un tema molto delicato e sentito dalla comunità medica, quello cioè della fallibilità di chi esercita questo mestiere. Tutti i medici commettono, prima o poi, nella loro carriera un errore che potrebbe costare la vita a qualcuno, ma non tutti reagiscono come il dottor Bell, un uomo che ha perso talmente tanto il contatto con la propria umanità da anteporre il proprio ego al benessere dei suoi pazienti. D'altro canto, come nel caso di Conrad, avere una certa dose di arroganza senza tuttavia farsene dominare è quasi necessario, in quanto avere paura di trattare un paziente, preoccupandosi degli errori che si potrebbero commettere, non sarebbe meno deleterio.
L'arrivo della dottoressa Jacoby, inoltre, impone anche un inevitabile paragone tra due donne che il protagonista considera come delle guide: Eileen e Lane non potrebbero tuttavia essere più diverse. Entrambe hanno significato molto per la carriera e la formazione di Conrad e per questa ragione, inizialmente, lui non aveva creduto alle accusa che Nic aveva rivolto a Lane, perché era incapace di prendere seriamente in considerazione la possibilità che qualcuno che lo aveva aiutato tanto, fosse in realtà una calcolatrice disposta a mettere per denaro a repentaglio la vita dei propri pazienti. Da un lato abbiamo quindi una professionista che ha trattato nella sua lunga carriera casi impossibili, che ha salvato molte vite, ma ne ha anche perse alcune e che proprio a queste ultime è legata da umano senso di colpa. Dall'altra c'è invece Lane Hunter, una maestra della manipolazione, ma una donna indubbiamente intelligente, che ha tuttavia scelto consapevolmente di usare il suo talento per il proprio personale tornaconto, arrivando persino ad uccidere.
La prima stagione di The Resident va in onda negli Stati Uniti ogni lunedì su Fox.