The Postcard Killings, la recensioneIl detective newyorkese Jacob Kanon (Jeffrey Dean Morgan) è chiamato sulla scena di un crimine a Londra: ma stavolta non si tratta della solita routine, perchè la vittima è sua figlia, uccisa e mutilata insieme al marito durante la luna di miele. La morte della figlia è però solo l’inizio dell’incubo: presto una serie di simili omicidi, accomunati da delle cartoline anonime spedite dal killer, macchieranno altre capitali europee e porteranno Jacob, con l’aiuto di una giornalista svedese, a fare i conti con l’origine del male e con il suo stesso lutto.
Diretto dal regista bosniaco
Danis Tanović (responsabile anche di
No Man’s Land, vincitore dell’Oscar come miglior
film straniero nel 2002),
The Postcard Killers è un crime dal vero sapore europeo, che non usando mai in senso strategico la provenienza americana del protagonista, anzi quasi nascondendola, si cala fluidamente nelle atmosfere delle capitali del vecchio continente, nei suoi diversi distretti di polizia, evitando macchiettismi di ogni sorta o banali contrapposizioni ideologiche. Il detective Jacob ha infatti di americano forse solo il passaporto: ed è molto più vicino all’ispettore francese Adamsberg dei libri di Fred Vargas che al detective Marlowe, e sebbene non condivida il cinismo o il metodo investigativo del francese ne conserva lo stesso malessere - non una paranoia politica ma un pauroso senso di impotenza.
The Postcard Killings soffre però purtroppo dell’ansia di affrettare le cose, del rivelare troppo presto, smorzando la densa atmosfera iniziale in spiegazioni accelerate, a volte anche tramite ingenui “spiegoni” da parte dei personaggi. Nonostante questo Tanović trova un suo preciso ritmo, un suo mood, che per i meno esigenti verso il rigore investigativo (molte cose sono messe proprio lì dove è comodo che siano…) riesce anche a coprire le ingenuità di trama.
Resta comunque il desiderio di vedere di più di questa Europa, non in senso estetico ma in senso tematico. A un certo punto viene infatti brevemente accennato il principio di libera circolazione delle persone e delle merci, e per un momento questo principio sembra davvero spostare pesantemente le sorti dell’investigazione. Tuttavia il discorso viene subito abbandonato, lasciando purtroppo in sospeso quella che poteva essere una prospettiva davvero originale: ovvero le implicazioni delle leggi comunitarie nei processi investigativi, il loro inficiare nei risultati della detection.
Resta quindi un po’ di amarezza per certe semplificazioni, ma The Postcard Killings è comunque un buon crime degno di attenzione.