The Path 3x12,"A New American Religion": la recensione
La recensione del penultimo episodio stagionale di The Path
Il prof. Jackson Neill si rivela l’utile mezzo per portare avanti questa riflessione. Vediamo che con mossa poco elegante ha scaricato il rancore nei confronti di Sarah in un articolo accademico sul meyerismo, a partire dalle confidenze di lei, soffermandosi in particolare sulla scoperta di una origine più violenta e oscura rispetto a quella edulcorata della versione Steven Meyer. La puntata inizia proprio con Neill in TV intervistato a proposito delle sue ricerche, e dalla poltrona del talk show in diretta, non esita a definire il meyerismo una setta.
Sarah è sconvolta, e Eddie la affronta per la sua ingenuità, mentre Vera si mette subito in azione per garantire una replica del leader nello stesso programma: si organizza così un faccia a faccia, al quale però Eddie non si sente di partecipare, perché ora che sa degli abusi su Cal farebbe fatica a difendere Steve. Cal stesso invece si offre di partecipare, forte di una vita intera di negazione e ri-narrazione dei suoi traumi. La posizione in cui si troverà preoccupa soprattutto Mary, che è contraria alla sua partecipazione allo show. Contemporaneamente Mary ha ricevuto un’offerta di lavoro da Buck per la sua campagna elettorale: entrambi si trovano dunque a vivere il contrasto tra i propri desideri e quelli del partner. Cal fa un interessante discorso sulla riappropriazione della narrazione di Steve, ma non basta, perché come fa notare Mary continuare a negare ciò che è successo non è riappropriazione; certo, anche il discorso assolutorio di Mary sul comportamento di Buck è piuttosto pericoloso, e Buck è un personaggio scivolosissimo, difficile da inquadrare senza rischiare una confusione non accettabile tra addiction e comportamento criminale. Cal, sempre preda di tumulti irrisolvibili, prova a sciogliere l’attrito chedendo a Mary di sposarlo, ma lei lo vede come un gesto di ripiego per trattenerla a sé, e per tutta risposta lo lascia.
La riflessione sull’importanza delle definizioni è ribadita nella scena in cui Hawk, ispirato da uno strano incontro etilico con una studentessa sconosciuta e sveglia, prende di petto la diffidenza e i dubbi dei propri seguaci partendo direttamente dai parametri che secondo la American Psichiatric Association individuano una setta, e li smentisce uno a uno.
Al momento della sfida televisiva, Cal affronta Neill, anche grazie al beneplacito di Sarah che lo invita a usare la sua storia con il professore per invalidare la correttezza del suo metodo. Lo sforzo vincente di Cal è accolto con gioia da tutti ma anche dalla frustrazione e rabbia di Eddie, che non è in grado di, né propenso a, accettare compromessi così pesanti sulla condotta di Steve. Per lui, e anche per Sarah, l’unica soluzione per una sincera prosperità del meyerismo è una pulizia e un unburden profondo del movimento, che comporta rivelare al mondo che Steve era un criminale. Questi propositi sono comprensibili ma impositivi nei confronti di Cal e del precario equilibrio che ha faticosamene raggiunto: il finale dell’episodio suggerisce che se la profezia di Lilith si avvererà con la morte di Eddie, sarà per mano di Cal, deluso e tradito.
È sempre più probabile che la minaccia della fine del mondo sia solo l’innesco per dinamiche molto umane tra persone che condividono un credo ma che sopportano livelli molto diversi di compromesso, tra il movimento e il mondo, ma anche tra chi concepisce l’eventuale revisione del dogma e chi la rifiuta totalmente. Intanto Cal, che ha passato diverse sfumature di personalità da cattivo, è ora il personaggio con cui è più facile empatizzare: il suo faticoso processo di ri-convincimento a essere meyerista è il perfetto esempio di quante variabili possano intervenire su una scelta così personale. Così, è comprensibile che quando Eddie e Sarah vanno a parlargli mettendo in discussione il suo diritto a gestire e raccontare la storia che lo riguarda, e dunque la sua identità, Cal sia pronto a oltrepassare il limite. Si prefigura un finale shakespeariano oppure soprannaturale: in ogni caso il meyerismo di Steve è finito, ma quanto sarà lunga la vita del meyerismo di Eddie?