The Path, 1x10: "The Miracle" - [Finale di stagione]
La nostra recensione del finale di stagione di The Path
L’intera stagione è stata un cauto avvicinarsi al conflitto, una lenta e inesorabile scoperta di pulsioni e intenzioni profonde molto diverse quando non diametralmente opposte rspetto a quelle esteriori, esposte a beneficio dei propri discepoli/adepti. Come ribadito più volte, uno dei problemi della serie è che ai personaggi secondari non è riservata la stessa cura e lo stesso livello di approfondimento di motivazioni e sentimenti che li spingono all’azione, anche quando hanno abbastanza screentime da essere quasi co-protagonisti. Se ogni dinamica relazionale tra Eddie e Sarah riesce ad essere coinvolgente, non si può dire lo stesso di quelle tra Mary, Sean e Cal: in questo episodio, il riavvicinamento lampo tra Mary e Sean, propedeutico al tradimento con Cal più che al matrimonio, è indagato solo in relazione alla visita dei genitori di lui, con il padre contrario allo stile di vita del figlio e la madre prevedibilmente più accomodante. In tutte le scene in questione Mary rimane per lo più muta, per poi finire tra le braccia di Cal sulla base di una comune oscurità che li divora: la carica simbolica dell’unione è fin troppo sottolineata dal velo della madre di Sean, indossato da Mary durante il tradimento, ma definirsi entrambi “broken” non raggiunge la complessità necessaria per rendere coinvolgente l’ampia previdibilità dell’evoluzione/involuzione del rapporto tra i due.
Ancora sul fronte delle storyline secondarie che tanto secondarie non sono, un po’ deludente l’evoluzione del mistero di Jason Kemp e la risoluzione di Alison: sia che si tratti di un ripensamento sincero (e la rievocazione tra le lacrime del tentativo di suicidio lo farebbe pensare), sia che si tratti di un contorto piano della donna per distruggere dall’interno il movimento, si poteva sperare in qualcosa di più avvincente del suo ritorno all’ovile.
Nel complesso questa prima stagione di The Path è sembrata sempre troppo prudente nell’esplorare fino in fondo le possibili implicazioni del soggetto controverso che la sostiene, e di aver lasciato inesplorato il potenziale di tante figure di sfondo: da Alison a Mary, passando per la Miranda di Minka Kelly e la Brenda nei panni della madre di Cal, davvero sottoutilizzate. Si costituisce comunque come una lunga premessa a uno scontro, una lunga costruzione di un conflitto che potrà espoldere ormai nella (già confermata) seconda stagione, solo una volta che le convinzioni si sono sedimentate, i sospetti rafforzati, le carte scoperte.
Chiara Checcaglini