The Path 1x04: "The Future", la recensione
Il quarto episodio di The Path, “The Future”, prosegue nel viaggio dentro le ambiguità più segrete del movimento Meyerista
La linea tra la manipolazione e il convincimento si fa dunque sempre più sottile anche tra i membri che hanno cominciato a “salire la Scala”: innanzitutto il breve scontro “ideologico” sui metodi di trattamento allucinogeni come l’ayahuasca – in questo caso per “guarire” dalla tossicodipendenza il figlio dei Ridge – tra Cal e Sarah, portatrice di una fede più ingenua e meno strategica, ma che non vede motivo di vergogna nei metodi del movimento, anche quando discutibili e poco popolari tra gli “ignoranti”. In secondo luogo l’avvicinamento di Cal proprio a Eddie, apparentemente per guidarlo verso il passaggio a R7, in realtà probabilmente per tenerlo d’occhio e carpirgli il segreto che Cal ha solo intuito. Ma Eddie è messo al centro dell’attenzione da Bill e Felicia, che gli chiedono a loro volta di tenere d’occhio Cal. Nel frattempo lui e Sarah sembrano superare la crisi, anche se Sarah percepisce qualcosa di strano nell’avvicinamento tra Cal e Eddie, e soprattutto un’esclusione nei suoi confronti, in quanto rappresentante di un modo di intendere e guidare il movimento che Cal ritiene antiquato e dannoso.
Dove la serie deve ancora lavorare è sui personaggi più secondari: poco chiaro dove si voglia andare a parare con il personaggio di Abe Gaines, che in questa puntata apprende degli abusi subiti da Mary e forse cambia leggermente opinione sui mayeristi. Proprio Mary è un personaggio finora troppo schematico e privo di personalità, totalmente asservito alla caratterizzazione di Cal, e ciò è un peccato; la progressione di Hawk verso l’amore si conferma invece meglio tratteggiata, per quanto ampiamente prevedibile, così come il ruolo della cugina, convenientemente presente per caso a un incontro tra i due. Uno dei difetti di The Path continua infatti a essere la prevedibilità di certe caratterizzazioni e svolte che mandano avanti la narrazione, ma al tempo stesso col passare degli episodi si avverte un maggiore spessore della scrittura e una gestione delle frizioni tra visioni e idee di leadership più convincente. La mossa di Sarah, che recupera Freddie Ridge nuovamente preda dell’eroina, e di fatto spinge la madre a portarlo in Messico contravvenendo al volere del marito, è finalmente un’azione che concretizza la sua concezione del movimento e dell’azione di aiuto per i deboli, i bisognosi, i miscredenti, i sofferenti; l’incognita Alison Kamp è saggiamente lasciata fuori da questo episodio, ma senza dubbio tornerà fuori, evocata come pericolo vagante dagli stessi Bill e Felicia: il conflitto è destinato ad acuirsi.