The Name Engraved In Your Heart, la recensione

The Name Engraved In Your Heart è film sull’amore ma che non si concede mai, come se lui stesso avesse paura di rivelare qualcosa di troppo su sé

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The Name Engraved In Your Heart, la recensione

Nel 1987, in una scuola superiore di Taiwan, nonostante sia appena stata abolita la legge marziale  si respira ancora una forte aria di oppressione, controllo, paura. Quel clima è ancora più pungente per Chang Jia-Han (Edward Chen) e Birdy (David Hao-Chi Chiu), due giovani studenti innamorati ma ben consapevoli che il loro amore gay, nonostante il primo passo di Taiwan verso la liberazione dei costumi, non può ancora essere tollerato. Tra continui avvicinamenti, tensioni e allontanamenti, i due ragazzi cercano disperatamente un equilibrio, non riuscendo però a trovare la pace e la libertà che cercano - l’uno verso l’altro e insieme verso sé stessi.

Il regista Kuang-Hui Liu mette in scena una storia estremamente personale, la sua, trasformando in immagini e adattando al volto di Chang Jia-Han il gusto amaro del suo primo amore. Liu sceglie di lasciare da parte il mondo, lo sfondo politico e il contesto, scegliendo di concentrarsi soltanto sul dramma della relazione tra i due ragazzi. Questa scelta fa però perdere di intensità i conflitti dei due personaggi, ridotti alla dimensione più particolare e privata; così facendo tuttavia Liu non riesce a comunicare così fortemente il significato di quella particolare oppressione, di quel preciso momento, di quel preciso luogo. The Name Engraved In Your Heart potrebbe infatti essere ambientato in qualsiasi altro luogo del mondo e la storia non cambierebbe. Quello che ci si domanda, allora, è cosa resti della particolarità della narrazione.

Le immagini della vita scolastica scorrono lentamente, spesso le une simili alle altre, facendo perdere il senso del tempo, qui quasi bidimensionale, statico. La sensazione è certamente opprimente, ma il significato non è di chiara comprensione per lo spettatore, che di questa atmosfera fumosa e confusa fa probabilmente fatica a cogliere la rilevanza. Come vivono davvero Chang Jia-Han e Birdy, cosa provano veramente, è piuttosto difficile da comprendere, e il regista non aiuta a colmare questo vuoto. In uno scenario sempre ben illuminato, esteticamente perfetto, e con la macchina da presa mai abbastanza vicina ai suoi interpreti, Liu fa fatica a trovare il senso del suo dramma, il significato delle emozioni.

The Name Engraved In Your Heart è un film sull’amore ma che non si concede mai, come se lui stesso avesse paura di rivelare qualcosa di troppo su sé. A Liu non manca allora l’intenzione o il coraggio di esporsi quanto la spinta per riuscire ad imprimersi in scene significative, a far respirare l’ambiente, a comunicare non solo attraverso le parole ma attraverso il gioco di contrasti, della posizione degli attori nello spazio. Portare a casa il risultato di un film esteticamente ben fatto non può essere allora abbastanza se a rimanere indietro è un grande potenziale drammatico inespresso.

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