The Mysteries of Laura 1x01 "Pilot": la recensione

Recensione del deludente pilot di The Mysteries of Laura, con Debra Messing

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Incomprensibilmente demenziale e inoffensivo fino allo sbadiglio, The Mysteries of Laura segna un nuovo ritorno sul piccolo schermo per Debra Messing (Will & Grace). Attorno al suo carisma da comedian – almeno quello è intatto – la produzione NBC imbastisce un prodotto abbastanza indecifrabile. Un dramedy atipico della durata di quaranta minuti, soporifero sul lato drama e orientato su un lato comedy demenziale, con tutto ciò che questo, a partire dalle interpretazioni, comporta, che stride terribilmente col resto della confezione. Semplicemente sbagliato.

Laura Diamond (Debra Messing) è un detective della omicidi di New York: donna tutta d'un pezzo, madre di due piccoli gemellini pestiferi, in procinto di separarsi definitivamente dal compagno Jake Broderick (Josh Lucas). La serie ne segue settimanalmente le disavventure familiari e le indagini sul caso del momento, focalizzandosi ora su un aspetto ora su un altro, finché un evento inatteso nel finale del primo episodio porterà i due mondi a scontrarsi con risultati che vorrebbero essere esilaranti.

Un disastro. Ci si potrebbe interrogare sull'opportunità di tradurre per il pubblico americano un prodotto spagnolo (Los misterios de Laura), non esattamente il mercato più invitante a cui attingere, ma il pilot non ne dà il tempo. Accade tanto, troppo e tutto sbagliato. Il genere prima di tutto, indefinibile. Un blando e superficiale poliziesco a cui si alternano improbabili momenti di vita familiare, una dimensione drama che semplicemente non esiste, un versante comedy che, faccia ridere o meno, è troppo caricato e demenziale per reggere una durata di quaranta minuti. Vengono anche meno possibili riflessioni su procedurale o meno, sulla mancanza di trama orizzontale o no.

Debra Messing ce la mette tutta, ma il suo lavoro è destinato a perdersi come l'unico raggio di luce nell'episodio Ogni scena, ogni elemento lavora per l'immediato ed è riferito solo a se stesso, e anche nella propria piccola dimensione fallisce nel sortire l'effetto sperato. Gag scatologiche, scrittura blanda, e un campionario di caricature odiose. I gemellini sono due bambolotti insopportabili, Josh Lucas sembra aver trovato finalmente la propria dimensione attoriale (ma non è detto che si debba seguirlo) e in generale un vago senso di irritazione aleggia su ogni cosa. Un pilot dolorosamente indisponente.

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