The Muppets 1x01, "Pig Girls Don't Cry (Pilot)": la recensione
La nostra recensione del primo episodio di The Muppets - La Serie, la comedy della ABC incentrata sulle vite reali dei celebri personaggi di Jim Henson
Quando la ABC ha annunciato di essere al lavoro su una serie tv di questo stampo, in stile mockumentary e incentrata sulla vita lavorativa e personale di un gruppo di Muppet impegnati in un talk show in terza serata, i punti di riferimento immediati sono stati inevitabili: da un lato lo stesso 30 Rock, dall'altro The Office, Parks & Rec e in minor misura Modern Family (pluripremiato successo della ABC girato proprio in stile mockumentary). Riferimenti importanti, ma con Bill Prady (co-creatore di The Big Bang Theory) e Bob Kushell (Una Famiglia del Terzo Tipo, I Simpson, American Dad, Anger Management) alla produzione la ABC ha dimostrato da subito di voler fare le cose per bene. Questo non toglie tuttavia che i dubbi, alla vigilia del debutto, fossero tanti: riuscirà la serie a proiettare in un contesto attuale personaggi ancorati alla memoria ormai di diverse generazioni di spettatori? Riuscirà a piacere ai giovani spettatori, nonostante l'ambizione sia chiaramente quella di creare una serie per adulti? Riuscirà a impostare un contesto abbastanza realistico e credibile? E riuscirà a bilanciare il tradizionale umorismo meta del Muppet Show, senza sfociare nell'autoreferenzialità?
La comedy inizia subito con un riferimento diretto (voluto o non voluto non possiamo saperlo) a 30 Rock: una caotica riunione di produzione nella quale Kermit cerca di alzare la voce e dare un po' di indicazioni al team. La rana è infatti il produttore del talk show Up Late with Miss Piggy, prodotto dalla Disney e che va in onda subito dopo il Jimmy Kimmel Live! sulla ABC.
La storyline principale vede Kermit alle prese con una capricciosa Miss Piggy che non vuole Elizabeth Banks come primo ospite della serata, alla quale partecipano come ospite musicale gli Imagine Dragons. Cercherà prima di trovare un sostituto tra i protagonisti di Dancing with the Stars (girato nello stesso lot del programma) e poi di scoprire per quale motivo, realmente, Miss Piggy odia l’attrice. La risposta si ricollegherà direttamente al momento in cui Kermit ha lasciato Miss Piggy, mettendo la parola fine a una delle coppie più salde della storia dell’intrattenimento. C’è anche una sottotrama che segue Fozzy Bear e il rapporto con la sua fidanzata, una ragazza in carne e ossa, in una versione tutta particolare di Indovina chi Viene a Cena?.
Diciamo subito che l'episodio è disseminato di umorismo meta. Certo, è un collegamento tematico diretto con il Muppet Show e quindi non è nulla di particolarmente originale, ma è anche ciò che rende questa serie sensata. Quando nel pubblico compaiono Statler e Waldorf ci rendiamo conto immediatamente che ambientare questa serie durante un talk show è perfettamente logico (anche perché i talk show in onda in tarda serata negli USA sono l'ultimo baluardo del varietà e del vaudeville che si è sempre respirato nel Muppet Show).
Sul piano produttivo The Muppets è impeccabile, paragonabile ad altre grandi produzioni della ABC. Se nel Muppet Show c'era un proscenio, qui i pupazzi sono perfettamente integrati nel mondo reale come nei film più recenti del franchise, una cosa piuttosto difficile da realizzare tecnicamente. Ecco quindi che troviamo alcuni espedienti registici interessanti: dal carrello del primo incontro tra Piggy e Kermit (impossibile non pensare a certi piani sequenza alla Aaron Sorkin, peraltro citati a loro volta da 30 Rock) all'utilizzo della profondità di campo e degli specchi per dinamizzare e ovviare i limiti intrinsechi dell'utilizzo di marionette.
Una cosa è certa, comunque: in The Muppets non c'è spazio per i nostalgici. Attraverso battute volgarotte che non sempre funzionano (in particolare quelle sui costumi sessuali dei Muppet) Prady e Kushell cercano di farci capire fin da subito che questa serie intende trasportare gli amati personaggi in qualcosa di diverso, di più adulto e originale, e questa è una scommessa che, nonostante gli ascolti impressionanti della première negli USA, potrà dirsi vinta solo tra qualche episodio.