The Morning Show 2x09: Testimonianza, la recensione
In una delle puntate più cruciali della stagione viene declinato in molti modi diversi il concetto di cancel culture e di opinione pubblica
“Sto per essere cancellata” è quello che dice Alex a Cory ad inizio puntata quando vorrebbe lasciare la UBA per davvero, vista la prossima uscita del libro che ne esporrà le malefatte. Rimarrà invece, dietro richiesta di Cory, tuttavia lungo tutta questa cardinale puntata vedremo una serie di eventi che faranno avverare la sua profezia. Sarà Alex a cancellare se stessa con delle scelte di coerenza, scelte sentimentali e oneste, che non pagano. Perché la verità è che aveva un rapporto con Mitch, la persona velenosa che nessuno deve toccare e più questo rapporto emerge, più lei è attirata in quell’orbita di veleno.
Come sappiamo infatti è stata l’opinione pubblica a condannare Laura anni fa, per il suo essere omosessuale. Quello che non sapevamo è che era stata Alex una delle artefici delle voci in questione. Erano amiche, non lo sono più perché lei ha spifferato in giro quel che non si poteva dire: “I pettegolezzi sembravano molto più innocenti allora” dirà lei di fronte al resoconto di Laura “Questo perché nessuno ne faceva su di te” sarà la risposta innegabile che si sentirà tornare in dietro (con l’aggiunta di “Immagino non avessi cattive intenzioni, ma siamo quello che facciamo”). Era cancel culture anche quella, per quanto non si chiamasse così. Non c’era una gogna pubblica ma le persone venivano cancellate per quel che erano o anche solo per le voci che giravano su di loro.
Noi lo sappiamo bene, perché ce lo racconta la serie, che sia Mitch che Alex erano o sono figure più complesse. Che hanno fatto cose di cui non andare per niente fieri ma che quello che passano e le intenzioni che hanno non sono da condannare (figuriamoci cancellare). Tuttavia quella per l’affermazione della complessità umana non è mai la battaglia, il punto non è far capire di essere più di una etichetta ma farsi percepire come vittima.
Così quando a Bradley è chiesto di intervistare l’autrice del libro che dovrebbe chiudere la carriera di Alex, in diretta televisiva riesce a spostare l’asse delle accuse, accogliendole e mettendo nell’angolo l’autrice prima dimostrando la cattiva fede (perché in un libro accusa su tante cose brutte una parte rilevante è data ad una relazione consensuale?) e poi ribaltando la prospettiva (qual è la persona peggiore con cui lei è andata a letto?).
L'opinione pubblica in un oceano di tweet è con Alex. Il libro doveva renderla carnefice, complice delle molestie con la sua relazione e il suo silenzio, Bradley l’ha messa dalla parte della vittima di nuovo. È salva. Ma solo poche ore dopo tutta l’opinione cambia di nuovo, l’onda si muove e un servizio televisivo che la mostra al funerale di Mitch la riposiziona come troppo vicina a lui e via ai commenti negativi. Non c’è niente di reale nella maniera in cui l’opinione pubblica viene usata per professarsi vittime o accusare altri, non c’è niente di vero se non una battaglia dialettica. The Morning Show diventa lentamente come le serie di intrigo (House Of Cards, Il trono di spade, Gomorra…) quelle in cui personaggi diversi tramano perché la sopravvivenza e la vittoria di uno passa per l’eliminazione dell’altro. Con questa puntata abbiamo assistito ad un omicidio per salvare Alex (che rinsalda un’alleanza) e poi ad una rivelazione che la rende di nuovo debole e attaccabile.
Infine ci voleva la morte di Mitch per far spazio al Covid. Entra nel vivo la parte più difficile della pandemia e ovviamente Alex ha preso il virus in Italia. Cosa che le costa nuove accuse, annunciando che il futuro della serie, almeno fino a fine stagione, si gioca tutto sulla sua pelle, diventa la battaglia per la sua salvezza.
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