The Morning Show 2x03 "Laura": la recensione

La seconda stagione di The Morning Show entra nel vivo con l'episodio 2x03 e un nuovo personaggio che rappresenta il rischio di cancel culture

Critico e giornalista cinematografico


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The Morning Show 2x03 "Laura": la recensione

La tecnica di The Morning Show è molto chiara fin dalla prima stagione: utilizzare le tipiche relazioni che si stabiliscono tra personaggi nelle serie tv, quel misto di concorrenza, guerra e messa alla prova di sentimenti, per raccontare qualcosa di altro, il mutato scenario degli equilibri tra sessi e la forza dirompente di questo cambiamento così repentino, portato con massimalismo e una certa paura del giustizialismo.
Così in questa terza puntata della seconda stagione viene introdotto, usando il medesimo grimaldello, anche il controcanto della stampa che fino ad ora era rimasta fuoricampo, presente ma senza che lo vedessimo. Viene introdotto cioè il fatto che la realtà delle cose non basta a raccontare la verità e che anzi in certi casi, visto il clima e visto l’atteggiamento della stampa, la realtà può essere il massimo del fuorviante se non è guidata da qualcuno.

Il rientro di Alex in trasmissione è pronto e non sarà una transizione pacifica, ha intenzione di portare un proprio produttore (Chip, ingiustamente licenziato nella scorsa stagione) e avere così un proprio partito all’interno del programma. Soprattutto va strutturato tutto un nuovo rapporto con Bradley. È questo il grosso tema della puntata, agevolato dall’inserimento di un terzo (e nuovo) personaggio, Laura Anderson, giornalista impegnata in una doppia intervista. Una più canonica ad Alex, sedute e con domande a raffica. E una meno canonica, fatta seguendo Bradley mentre è inviata per le elezioni. Alex viene trattata con durezza, Bradley decisamente meno.
Laura è l’elemento disturbatore, rappresenta il lavoro che fa la stampa su queste storie ed è una bomba potenziale perché presentata fin dall’inizio come un personaggio doppio, che nasconde quel che vuole e non è sempre chiaro. Nella prima stagione incombevano i “provvedimenti” da prendere, in questa sembra incombere la cancel culture.

laura anderson morning showLa forza di The Morning Show non è solo che quel che accadrà con Laura non sarà la cosa più prevedibile ma che gli eventi ribalteranno le aspettative, non sarà infatti Laura Anderson a fare qualcosa di strano e imprevisto, cioè a guidare il racconto cambiando gli eventi con le sue intenzioni, ma sarà una mossa imprevedibile di Bradley a trasformare il ruolo di quel personaggio nella serie, costringendola, dalla prossima puntata in poi, a reagire da che sembrava un personaggio che trama e agisce.
Così mentre Alex è molto preoccupata di quale sia la sua immagine e come ne uscirà da questo rientro, conscia del fatto che il baratro è potenzialmente ad un passo se sbagliano qualcosa nella gestione del rientro, Bradley sembra inconsapevole del rischio che invece noi sappiamo bene esistere.

Questo, di rinterzo, racconta tanto delle negoziazioni che esistono tra ciò che davvero accade e come la stampa, anche la più onesta, lo riporti, di come l’esigenza di sintesi ma soprattutto l’interesse del pubblico e la combattività del giustizialismo verso i predatori sessuali e tutti quelli che intorno a loro non se ne professano nemici, possa distruggere intere carriere. Anzi sembri lì esattamente per quello. Quando Alex spiega a Bradley, con un paio di esempi, che se uscisse fuori esattamente quello che è successo tra di loro o nelle loro carriere, nonostante non ci sia nulla di male, lo stesso l’immagine sarebbe pessima, la questione è chiara.

E mentre la questione della pandemia continua a lavorare di attesa e rimando, con la lenta crescita del contagio e il rimbalzo con ciò che noi sappiamo il futuro riserva ai personaggi (lockdown, distanziamenti, incertezza), per la prima volta viene introdotto qualcosa che fino ad ora mancava a The Morning Show, il sentimento. Fino ad oggi i sentimenti in ballo erano quelli verso se stessi, o una blanda forma di amicizia e solidarietà che spunta all’improvviso. Invece adesso per la prima volta entra nell’equazione l’attrazione e l’attrazione per un’altra persona. Una forza che spinge in una direzione tutta sua lontana dalla razionalità e dalle strategie.

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