The Mist 1x10 "The Tenth Meal" (finale): la recensione

La televisione contemporanea, o comunque tutto ciò che ruota intorno al concetto di serialità, ci ha abituato a linguaggi particolari, ad un certa medietà in ciò che possiamo attenderci dalle serie tv. Da questo punto di vista The Mist trova un senso tutto particolare, e abbastanza inconsapevole, nel costringere lo spettatore ad attardarsi su considerazioni che ormai dà per scontate. Anche e sopratutto nel finale di stagione – chissà se di serie, ma in ogni caso la nostra copertura terminerà qui – la serie di Spike Tv si pone come un'esperienza “alternativa”, esempio di una televisione fuori dal tempo, sganciata da ogni logica nota o ignota.

Cosa può dire lo spettatore abituato a contestare le scorciatoie narrative di Game of Thrones o a trovare il pelo nell'uovo in Twin Peaks di fronte a The Mist? Meglio sarebbe arrestarsi alla soglia di qualunque considerazione, e lasciarsi abbracciare e stordire dalla nebbia, come i protagonisti della serie ancora faranno nel season finale. Ma qualcosa si dovrà pur dire, ed eccola qui: incesto. In effetti mancava quest'ultima depravazione al campionario di orrori cui abbiamo assistito nel corso della stagione. La serie non ci lascia andare senza nulla d'intentato, ed ecco quindi che Alex è figlia dello sceriffo e di Eve, e pertanto sorella di Jay.

Perché? Per ragioni drammatiche, ma, e praticamente abbiamo ripetuto queste esatte parole in ogni recensione precedente, il dramma urlato di per sé non ha alcuna funzione narrativa né emozionale né conflittuale. È solo rumore. E The Mist è una serie particolarmente cacofonica nella sua messa in scena. Ancora qui avremo personaggi al limite, una folla indistinta cui mancano solo torce e forconi, alcuni sporadici personaggi senza controllo che prendono la pistola e minacciano il prossimo come tante volte abbiamo visto nelle puntate precedenti. C'è anche il sacrificio del figlio che richiama il tema biblico, e quindi val la pena utilizzarlo, al di là del suo reale impatto sulla trama o sulla coerenza della scelta in sé.

Ciò che nello scorso episodio era stato predisposto come slancio per la chiusura dei percorsi stagionali in realtà cade sotto il peso di una storia ingombrante e sgraziata che trascina tutto nel caos. Nathalie si rivela per la truffa che era, tutto sommato le rivelazioni scottanti cadono nel vuoto, Kevin si toglie qualche soddisfazione pestando ferocemente Adrien, Alex viene posseduta dalla nebbia. D'altra parte né lo stupro né la scoperta di un'infatuazione incestuosa hanno avuto alcun peso su di lei, quindi nemmeno quest'ultima umiliazione dovrebbe avere conseguenze.

La stagione termina con un cliffhanger. Dopo che Kevin sfonda l'ingresso del centro commerciale provocando la morte delle persone all'interno, il gruppo si dirige in macchina lontano dalla cittadina. Un treno alla stazione scarica un gruppo di persone, a quanto pare vittime sacrificali per la nebbia. Fine, o forse no, ma come detto in realtà non è importante. Tanta, tanta confusione in questo show troppo serioso per essere piacevole, troppo sconclusionato per creare tensione.