The Mighty and Deadly Iron Gang, la recensione
Abbiamo recensito per voi The Mighty and Deadly Iron Gang, un fumetto di Officina Infernale edito da Shockdom
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
La monotonia del suo lavoro viene spezzata dopo il ritrovamento di un pacco fuori da casa, il cui contenuto porta all’attenzione del lettore la storia dell'Iron Gang, un gruppo di superumani operante a partire dalla seconda metà degli anni Sessanta e scomparso nell’oblio sul finire del decennio seguente. Pellicole in 32 mm, Super 8, VHS e altri documenti portano Mike a indagare su di loro, le storie che hanno vissuto e gli avversari che hanno affrontato, seguendo la scia di morte e distruzione lasciata lungo la via.
Ideato da Officina Infernale, alias Andrea Mozzato, Iron Gang nasce come webcomic e arriva in fumetteria e in libreria grazie alla casa editrice Shockdom, che raccoglie in questo volume circa 140 pagine di puro fumetto rovente, un concentrato di furia iconoclasta, irriverente blasfemia e macabro senso dello humour.
Quella che a una prima occhiata può apparire una semplice parodia del genere supereroistico Silver Age in chiave gore, in realtà si dimostra essere una lucida operazione di decostruzione volta a denunciare gli stereotipi della narrativa a fumetti. Leggendo questo volume, infatti, tutti quei luoghi comuni legati alle origini di personaggi come Hulk, Superman, o Ultron, le loro nevrosi e i loro comportamenti vengono rielaborati per concorrere alla creazione di un albo maleducato, che unisce la furia del Metal a un’attitudine Punk, intrise nel satanismo e nell’esoterismo tipico dell'immaginario Doom e Sludge Metal.
L’immaginario orrorifico di American Horror Story incontra qui la musica del diavolo e produce una lettura piacevole, ma che purtroppo cade nello stesso errore delle testate contro cui muove la sua crociata: la serialità. Le stesse armi che risultano vincenti nelle prime storie, riproposte con uno schema episodico tipico della narrativa di genere, acquistano una ridondanza che alla lunga stanca, appesantendo oltremodo la lettura. Non sempre tutto si può risolvere facendo ricorso a una violenza ottusa e compulsiva, e l’assenza di introspezione e altri piani di lettura si dimostrano sulla distanza un boomerang.
Lo stile grafico di Officina Infernale è un omaggio a quel mondo accattivante che è il fumetto degli anni ’60, pieno di colori, character design indovinati e funzionali. Un tuffo in atmosfere del passato che conquistano non solo grazie a un’operazione amarcord perpetuata dall’autore, ma anche all’utilizzo di tinte vivaci, complementari, dal grande impatto visivo; sicuramente una delle armi vincenti di questo volume che, lungo i vari racconti, bilancia le cadute di tensione con trovate grafiche di grande spessore.
The Mighty and Deadly Iron Gang, nato e concepito per divertire, unisce una cultura underground con un gusto per l’azione e la violenza notevoli. Non ci sono mezze misure: Iron Gang si ama o si odia. In ogni caso vi colpirà come un pugno in pieno volto.