The Mandalorian 3x07, la recensione
La recensione del settimo episodio della terza stagione di The Mandalorian, in cui la serie torna a svettare
La recensione del settimo episodio della terza stagione di The Mandalorian, intitolato Le spie, disponibile su Disney+.
La buona notizia è che The Mandalorian è tornato a svettare. La settima e penultima puntata di questa stagione, Le Spie, rappresenta non solo il culmine di questo ciclo di puntate, ma probabilmente si piazza anche ai primi posti tra le puntate di tutta la serie. C’è dentro tutto, dall’azione all’intrigo, dall’epica alla lore che la collega al resto dell’universo starwarsiano. È un episodio che rasenta la perfezione e prepara il terreno per un finale di stagione ancora più esplosivo.
Ritorno a Mandalore
Sin da quando la strada di Din Djarin si è intrecciata con quella di Bo-Katan e i tragici trascorsi del pianeta Mandalore hanno iniziato ad avere un ruolo negli eventi presenti è diventato chiaro che la storia dello show sarebbe diventata meno individuale e più corale. Come già è stato fatto notare in varie occasioni, il titolo ‘The Mandalorian’ potrebbe sì riferirsi a Din, ma anche a Bo-Katan, allo stesso Grogu, Mandaloriano di adozione, o a chiunque porti l’elmo con la visiera a forma di T. Non è affatto un male, anzi: aprire la storia al passato, alle battaglie e alla cultura Mandaloriana nella sua interezza è una mossa intrigante e coinvolgente. Ogni volta che un nuovo spiraglio si apre sugli eventi e sulla complessa storia di questa stirpe guerriera antica di millenni, l’effetto magnetico è assicurato e si resta con la voglia di saperne di più.
Di conseguenza, ora che la scena si sposta sul pianeta vero e proprio e la missione dichiarata è quella della sua riconquista, la consapevolezza della posta in gioco che si alza, il sapore dell’impresa epica e la sensazione che tutti i nodi stiano per giungere al pettine sono palpabili. The Mandalorian ritrova un po’ di Andor in questo finale di stagione, non tanto necessariamente per le atmosfere cupe o l’elemento dell’intrigo, che comunque male non fanno, quanto perché ritrova una coesione narrativa di cui si sentiva da un po’ di tempo la mancanza: finalmente, tutti gli elementi sono correlati chiaramente alla storia principale da narrare, svolgono bene la loro funzione e non si ha più la certezza o l’impressione di perdere tempo che avevano caratterizzato a tratti questa stagione. Dai Mandaloriani sopravvissuti alla scena epocale del Consiglio Ombra Imperiale che apre l’episodio, dal sudato ritorno in scena di Moff Gideon allo scontro finale con gli Imperiali in armature di Beskar, ogni cosa è finalmente un ingranaggio di un meccanismo più ampio, ma che finalmente vediamo nella sua interezza. Un meccanismo che, superfluo a dirsi, stavolta gira alla grande.
The Mandalorian e il resto della Galassia
Forse perché questo episodio arriva fresco sulla scia dei grandi annunci fatti alla Star Wars Celebration di Londra del weekend scorso, o forse perché tutto è stato programmato appositamente in tal senso, ma questa puntata mette energicamente in evidenza come le serie televisive di Star Wars non vivano in un comparto a sé stante, ma si intreccino a doppio filo col resto delle produzioni stellari, capitoli cinematografici in primis, ma stavolta si ha anche l’impressione di assistere a un vero e proprio sforzo concertato di world building, dove si pongono le basi per le storie, le ambientazioni e gli eventi che ci intratterranno negli anni a venire. The Mandalorian è stato a volte rimproverato per il suo citazionismo fine a se stesso o per i suoi ammiccamenti gratuiti al fan service, ma quando, come in questo caso, tutto è concertato alla costruzione di un grande quadro d’insieme e i collegamenti servono a rafforzare la storia principale anziché a indebolirla o a distrarre, quello che poteva essere un punto debole diventa un grande punto di forza.
Il Futuro di Din e Grogu
Dopo avere elargito applausi ed espresso entusiasmo a questo preludio di finale di stagione, non possiamo fare a meno di concludere con una nota dolceamara interrogandoci sulle strade che prenderanno i due protagonisti tradizionali della serie, il Mandaloriano e il suo piccolo pupillo. Questa puntata sembra confermare il trend già affermatosi negli episodi precedenti, quello di mettere i due più in secondo piano a vantaggio di una narrazione più corale. Forse (anzi, sicuramente) il finale di stagione ci mostrerà Din e Grogu risolutivi nella battaglia finale contro Gideon, ma resta l’impressione che a pagare il prezzo di questa nuova dimensione corale della narrazione Mandaloriana siano stati proprio loro, che hanno trascorso la stagione al seguito e al servizio di missioni e obiettivi altrui. Le notizie che ci giungono dal mondo della produzione sono contrastanti: da un lato la sceneggiatura di una quarta stagione di The Mandalorian pare già scritta, dall’altro il film di Dave Filoni annunciato in questi giorni come punto di convergenza di tutte le trame a tema Nuova Repubblica pare promettere di segnare un punto d’arrivo, o quanto meno di sparigliare le carte sul fronte di questo blocco di storie.
Chiudiamo con un’osservazione e un auspicio. Questo episodio ha dimostrato che The Mandalorian ha dalla sua un patrimonio ricco e sufficiente di personaggi, di trame e di antagonisti da poter camminare sulle sue gambe senza difficoltà. Sarebbe bello che nel futuro della serie, lungo o breve che sia, le lotte tra fazioni Mandaloriane, l’opposizione alle sacche di resistenza Imperiale, il futuro di Nevarro, il destino di Bo-Katan, Din e Grogu, la ricostruzione di Mandalore e le trame di Gideon fossero il nucleo centrale di una storia come si deve. Le avventure autoconclusive e le side mission della settimana hanno avuto un loro ruolo, ma dopo un episodio come questo, l’asticella si alza e forse sarebbe giusto che la struttura narrativa di The Mandalorian voltasse pagina.
Trovate tutte le notizie su The Mandalorian nella nostra scheda.