The Mandalorian 2x04 "Capitolo 12: L'assedio": la recensione
L'assedio è un episodio di The Mandalorian in crescendo, meno memorabile dei precedenti, ma sempre molto gradevole
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Poteva The Mandalorian esimersi dal raccontare una nuova side quest prima di andare alla ricerca di Ahsoka Tano? Prima di esclamare "dank farrick!" per la rabbia, sappiate però che l'episodio, oltre a vedere il ritorno di molti volti noti, regala un crescendo davvero intenso. Per chi ancora non si rassegna ai godibilissimi episodi che però "non portano avanti la trama" L'assedio regala nuove informazioni anche molto importanti sui retroscena della serie tv e sul tentativo di rifondazione dell'Impero. Tutto questo in un episodio forse meno incisivo e memorabile dei precedenti, ma sempre molto gradevole.
Come in certi videogiochi di ruolo, nel momento in cui ritorna dopo un certo periodo di tempo in un luogo familiare, il protagonista scopre che la sua assenza prolungata ha sbloccato degli avanzamenti. Nuovi dialoghi, nuove situazioni, nuove quest. Qui la cittadina è stata ripulita, Cara Dune è uno sceriffo, l'area è letteralmente diventata verde sulla mappa. È quindi tempo di avanzare nell'ignoto e accedere ad un'area diversa, che sempre in questo utilizzo universale dei colori non potrà far altro che essere rossa. Una missione molto più difficile rispetto all'ultima volta, ma che il protagonista grazie ai suoi potenziamenti potrà affrontare. Insomma, il linguaggio da videogiochi è sempre lì.
Abbiamo un sussulto quando vediamo degli esperimenti falliti che ci ricordano Snoke, ma la scena finale in cui torna Moff Gideon (Giancarlo Esposito) riporta tutto ad una qualche forma di supersoldati. Alla fine quello che sembrava un episodio molto chiuso contiene i semi per qualcosa che sarà fondamentale per il futuro della serie. L'appuntamento con Ahsoka Tano è rimandato, ma probabilmente di pochissimo.