The Man in the High Castle 4x02 "Ogni porta di uscita...": la recensione

Il 2° episodio di The Man in the High Castle è un omaggio ai difficili rapporti tra genitori e figli in un mondo che non lascia spazio alla debolezza

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Spoiler Alert
Ogni porta di uscita..., secondo episodio della quarta stagione di The Man in the High Castle ha un passo ben diverso dal primo, il che promette bene per questo finale appuntamento con una serie che, tra qualche alto e basso, è andata sempre migliorando negli anni. La puntata dedica qualche tempo alla vita di Juliana nella nuova realtà nella quale - ben lungi dal trovare rifugio emotivo - la ragazza continua a cercare una connessione con il mondo che si è lasciata alle spalle, andando al cinema a guardare film sul processo di Norimberga come Vincitori e vinti, studiando attentamente le mosse del suo nemico e comprendendo come il Reich stia usando degli agenti inviati in incognito in questa terra parallela per cercare di destabilizzarne l'equilibrio politico e carpirne i segreti. In una particolare e molto tesa scena con John Smith, in cui Juliana viene da lui invitata a ballare in quella che dovrebbe essere un'innocente uscita tra amici, viene inoltre evidenziato come lei fatichi ancora a distinguere il suo nemico da quest'uomo che si dimostra invece tanto attento e premuroso nei suoi confronti e continua a punzecchiarlo come a provocare in lui una risposta che lo faccia in qualche modo somigliare alla persona che, un anno prima, l'ha quasi uccisa, testando la sua lealtà ed onorabilità.

Ma è proprio nella realtà del Reichsmarschall che si svolge gran parte dell'azione di un episodio il cui tema principale è il delicato rapporto tra genitori e figli: quello di John Smith con Jennifer ed Amy e dell'Ispettore Kido con il figlio che è stato brevemente introdotto nella première. Dopo aver riportato le figlie a Washington, John si ritrova infatti a gestire due persone completamente diverse da quelle che aveva lasciato fuggire con Helen e mentre Jennifer è chiaramente attratta dalla vita alternativa e da quella libertà che ha potuto sperimentare nella Zona Neutrale, che rimpiange assieme alla madre rispetto alle soffocanti regole imposte dal Reich, la piccola Amy è completamente rispettosa delle leggi e crede profondamente nella propaganda nazista, mettendo peraltro in particolare risalto la relazione del padre con il suo ruolo. E' infatti evidente dal modo in cui cerca di gestire le figlie e da quanto detto alla moglie nello scorso episodio che John Smith è bel lungi dall'essere leale al credo del suo governo, ma ha scelto di stringere un patto con il diavolo per il suo ed il benessere della propria famiglia. Lo spazio in cui si muove è tuttavia ristretto e sembra avvicinarlo sempre più ad una scelta definitiva, in cui non ci sarà più spazio per le ambiguità.
Quando un agente che ha visitato il mondo parallelo dove Juliana si è rifugiata gli comunica per esempio che in quella realtà le sue figlie non esistono e che suo figlio gode di ottima salute, la sua sorpresa è evidente ed essendo a conoscenza della regola rivelata da Abendsen che solo chi non abbia una controparte nell'altra realtà può attraversale il portale tra i due mondi, è evidente che cataloga la notizia in un recesso della propria mente, ma come stia pensando di usarla, se rapendo Thomas e portarlo nella sua realtà e recuperare così anche la moglie dando una seconda possibilità alla sua famiglia o far fuggire le sue figlie, non è ancora dato saperlo.

Sul fronte degli esperimenti portati avanti nelle miniere di Lackawanna, grazie alle informazioni dell'uomo nell'alto castello, i nazisti continuano nelle loro mire espansionistiche ed al Reichsmarschall viene mostrato un complesso modello tridimensionale del multiverso che il regime vorrebbe invadere e conquistare, mettendo però in allarme il più prudente John Smith che fa notare al capo ricercatore come "ogni porta d'uscita sia anche una porta d'entrata" e come sia necessario difendere i confini del loro mondo da possibili attacchi esterni.

Per quanto concerne invece l'Ispettore Kido, l'uomo si trova a dover affrontare la fragilità di un ragazzo che vorrebbe percorresse la sua stessa strada, ma che soffre evidentemente di una grave forma di disturbo post traumatico da stress a causa della guerra ed il cui destino sembra piuttosto fosco, sottolineando come il mondo in cui entrambi vivono non sia affatto promettente per le nuove generazioni, né tantomeno per chiunque dimostri una qualsiasi forma di debolezza, come la tragica uccisione di Thomas ha già dimostrato.

Ed è sempre sul tema della famiglia, più precisamente quello delle famiglie spezzate, che viene anche concesso maggiore spazio nell'episodio alla Black Communist Rebellion ed all'introduzione del suo leader Equiano Hampton, interpretato da un più che convincente David Harewood, qui in un ruolo ben diverso e più intenso di quello che ha in Supergirl e che ne esalta le doti attoriali. Ciò che viene chiaramente messo in evidenza in "Ogni porta di uscita..." è come la missione di questo gruppo di ribelli fondi le sue radici nei continui soprusi che ogni suo membro ha subito e nel dolore per la perdita di una persona cara "caricata su un treno del Reich e mai tornata a casa". Ed anche in questo frangente, è interessante notare la contrapposizione tra il credo dei membri del BCR e quello di un John Smith ed il diretto paragone tra i due, come tra chi agisce credendo profondamente nella giustezza della propria missione e chi invece agisce per convenienza, ponendo indirettamente il quesito su chi, tra i due, meriti di prevalere.

I delicati equilibri politici portano, dopo una certa riluttanza da parte dei primi ad allearsi con dei bianchi, la Black Communist Rebellion e la resistenza guidata Wyatt Price ad unire le forze al fine di organizzare un attentato che colpisca al cuore i giapponesi il cui tetro è un'attesissima asta organizzata dal redivivo Robert Childan (Brennan Brown) tornato in attività nell'equivocità del suo ruolo, tra sostenitore della ribellione e uomo profondamente affascinato dalla raffinata cultura giapponese.

La quarta ed ultima stagione di The Man in the High Castle è disponibile su Amazon Prime Video dal 15 novembre.

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