The Legend of Zelda: Ocarina of Time - Perfect Edition, la recensione

J-POP ripropone in volumi Perfect Edition i manga della celebre saga videoludica fantasy The Legend of Zelda

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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J-POP porta in Italia la Perfect Edition di The Legend of Zelda raccogliendo in eleganti tankobon il manga del duo noto come Akira Himekawa, già pubblicato in passato dalla casa editrice in volumetti di dimensioni inferiori e con un numero di pagine ridotto.

Si comincia con Ocarina of Time, il fumetto con cui la coppia di autrici si è avvicinata alla celebre saga fantasy Nintendo, considerata ancora oggi da molti il videogioco più bello di tutti i tempi. Il fascino delle avventure di Link però, a differenza di molti altri titoli dello stesso genere, non risiede unicamente nel meccanismo ludico o nelle situazioni in cui il protagonista si ritrova, ma anche in una trama corposa che è riuscita a sorprendere ed emozionare milioni di persone.

In particolare, Ocarina of Time è probabilmente il capitolo della serie più ricco di elementi e con una vicenda elaborata che necessita di almeno una ventina di ore di gioco per essere completato con una buona abilità e senza dedicarsi alle numerose quest secondarie; racchiudere tutto quel materiale in "appena"450 pagine richiede dunque un'inevitabile riduzione mostrando in modo affrettato molte sequenze ed escludendo anche diversi passaggi della vicenda.

Tenendo conto dello spazio limitato, il risultato è ammirevole: il manga riesce nell'impresa di condensare un'enorme carrellata di ambientazioni e personaggi, toccando i punti salienti della trama in modo da non apparire affrettato e facendo anche empatizzare con i protagonisti, così da emozionare il lettore in più momenti. Chi non ha mai giocato a Ocarina of Time apprezzerà la trama e lo scorrere degli eventi gli apparirà naturale; chi invece ha vissuto l'esperienza videoludica coglierà tutti gli eventi sacrificati e potrà soffrire per la rapidità con cui vengono risolti i singoli dungeon, ma avrà comunque un'occasione per ripercorrere rapidamente l'intera vicenda senza dover trascorrere decine di ore con il joypad in mano.

Il design grafico dei personaggi, delle creature e delle location è affascinante, in grado di riprodurre ed evolvere una grafica poligonale che risale alla fine degli anni '90 e oggi su schermo inevitabilmente appare superata; questo effetto invecchiamento non intacca invece la versione cartacea, realizzata con uno stile manga classico dal tratto pulito e dettagliato. In particolare va apprezzato il lavoro fatto su Link, che nel videogioco non proferisce mai parola (o meglio, nei dialoghi non vengono mai mostrate le sue parole) e ha un'espressività limitata; qui invece è un personaggio a tutto tondo, cosa che non fa trasparire questa caratteristica a chi non ha mai giocato alla serie, ma al contempo risulta coerente ai videogiocatori che conoscono la versione originale. Un equilibrio per nulla scontato da realizzare.

La Perfect Edition proseguirà con altri quattro volumi che raccoglieranno due tankobon originali ciascuno; per questo titolo, Four Swords Adventures e il "doppio" Oracle of Ages/Oracle of Season l'accorpamento risulterà naturale; l'unico dubbio sarà per i volumi in cui due titoli non collegati tra loro saranno proposti consecutivamente, a causa della struttura di questa nuova collana di lusso.

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